Scuola ancora senza insegnanti
Bergamo, vuote duecento cattedre

Percentuali di rifiuto tra il 60-70%, picchi per il sostegno. Si ricorrerà alle Gaduatorie di istituto o alle Messe a disposizione.

A un mese dall’inizio delle lezioni l’Ufficio scolastico territoriale di Bergamo sta terminando le operazioni di assunzione dei docenti dalle Gps, le Graduatorie provinciali per le supplenze. Gli uffici hanno restituito alle scuole 200 cattedre e 39 spezzoni orari, hanno cioè autorizzato i singoli istituti a procedere con le assunzioni per coprire i posti ancora liberi e vacanti, attingendo alle Graduatorie di istituto o, addirittura, alle Mad, le Messe a disposizione.

«Abbiamo chiuso tutte le operazioni – annuncia la dirigente Patrizia Graziani –. Gli ultimi a essere stati individuati sono stati gli insegnanti per i posti di sostegno per la scuola secondaria di secondo grado, che abbiamo individuato dalle cosiddette graduatorie incrociate (che si ottengono incrociando le persone residue nelle graduatorie di coloro che non sono specializzati in questo ambito, ndr).

Per il sostegno sono stati nominati tutti gli insegnanti, a parte una quota residuale nella scuola primaria, dove sono state esauriti tutti i posti prima di poter coprire le disponibilità». All’appello, oltre ai 151 insegnanti e ai 26 spezzoni di sostegno della primaria, mancano anche alcuni insegnanti in classi di concorso specialistiche per la secondaria di primo e secondo grado.

«Ma si tratta di pochi posti – aggiunge – in poche classi di concorso. Di certo quest’anno ci siamo trovati di fronte a una nuova tendenza: ci sono state davvero tante rinunce, che hanno inevitabilmente contribuito ad allungare i tempi per le assunzioni. Abbiamo registrato tanti assenti alla chiamata o addirittura rifiuti alle assegnazioni dei posti. Parliamo di percentuali di rifiuto tra il 60 e il 70% degli iscritti alle graduatorie, ma al sostegno della primaria abbiamo raggiunto un picco dell’80% di rifiuto. Le motivazioni sono diverse, impossibili da individuare. Bisogna però tenere anche in considerazione il fatto che abbiamo avuto oltre 26 mila domande di iscrizione alle Graduatorie, davvero tantissime».

Ora manca solo la fase di assunzione dalle Graduatorie di istituto. «Vedremo cosa accadrà – sottolinea –, perché anche le Graduatorie di istituto sono nuove e anche perché chi ha rinunciato a un posto nelle Graduatorie provinciali (le Gps) viene depennato anche da quelle di istituto. Impossibile quindi capire per noi cosa succederà: alcune scuole potrebbero dover ricorrere alle Mad (le messe a disposizione) anche se il numero di posti da coprire non è molto elevato». Le operazioni si sono concluse dopo oltre un mese di attività intensa da parte degli uffici, che si sono confrontati con una nuova procedura, per la prima volta completamente digitalizzata-. «Devo dire – aggiunge Graziani – che gli uffici si sono comportati davvero bene: hanno lavorato con competenza e senza sosta, anche a orari impensabili, pubblicando i documenti anche ben oltre le 22, e a loro va il mio grazie. Non è stato un comportamento scontato, in molte altre città non è stato così». Le criticità però non sono mancate, almeno secondo i sindacati: «Non si tratta di criticità dipese dagli uffici – sottolinea Loris Renato Colombo, segretario provinciale di Snals Bergamo –, che anzi hanno lavorato giorno e notte e sabato e domenica, ma ci sono state davvero troppe rinunce ai posti assegnati. È necessario cancellare questo aspetto: anche il precario viene nominato non per un suo piacere personale, ma perché ci sono allievi, in classe, che aspettano un insegnante. E hanno diritto ad averlo quanto prima».

Ora si passa quindi alle assunzioni da Mad. «Cosa che sta già avvenendo – dice Paola Manzullo di Cisl Scuola – in alcuni istituti comprensivi, e in particolare nella primaria, perché le Graduatorie di istituto sono incipienti: chi è stato depennato dalle Gps non può infatti essere inserito nelle Graduatorie di istituto e i presidi sono in difficoltà».

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