Cronaca / Bergamo Città
Sabato 13 Dicembre 2025
«Servono 1,7 milioni per far partire la T2». Ma la richiesta bipartisan perde un pezzo
LA VICENDA. I consiglieri regionali bergamaschi presentano un odg collegato al bilancio. Malanchini (Lega) unico a non firmare. Simonetti (Teb): «Confido nel senso di responsabilità». L’assessore Lucente: «Il nostro impegno è totale e costante».
Lo spettro che si vuole evitare ha i tratti del più beffardo dei paradossi: la linea T2 della Teb Bergamo-Villa d’Almè rischia di fermarsi prima ancora di partire. Se non verranno trovati fondi per coprire i costi di gestione, il nuovo servizio - che dovrebbe debuttare a settembre 2026 - non potrà prendere avvio.
È un tema che Teb ha già sollevato più volte e che ora si fa improrogabile: servono certezze per pianificare le assunzioni e garantire la messa in funzione dei nuovi tram. Da qui l’appello alla responsabilità lanciato nei giorni scorsi dal presidente Filippo Simonetti ai consiglieri regionali bergamaschi. Una sollecitazione che si è tradotta in un ordine del giorno per chiedere alla Giunta di reperire le risorse in vista della discussione sul bilancio di settimana prossima. Un passaggio che lascia però dietro di sé una «grana» politica nella maggioranza, con il leghista Giovanni Malanchini unico a non firmare perché in disappunto sulla distribuzione delle risorse per la gestione del servizio del Tpl sul territorio. Una forzatura che ha creato più di qualche malcontento nel centrodestra.
Per far partire i tram servono 1,7 milioni per il 2026 e altri 5,4 milioni (in tutto) per il 2027 e il 2028 per la gestione e la manutenzione dell’infrastruttura, da aggiungere alle risorse che l’Agenzia del Tpl già destina al servizio della Teb.
L’appello di Teb
«Rappresentiamo le nostre necessità da oltre un anno e attendiamo che vengano messe a disposizione le risorse – dice Simonetti –. L’obiettivo è completare i lavori entro giugno 2026 e inaugurare l’opera con la ripresa delle scuole. Non vogliamo immaginare che manchino i fondi. Poiché l’opera è condivisa e sostenuta da tutti, sarebbe paradossale compiere uno sforzo così grande senza poi avviare il servizio. Sono ottimista e confido nel senso di responsabilità». Le certezze devono arrivare in fretta: occorre assumere e formare i conducenti, stipulare i contratti con i fornitori e assumere 28 nuove persone.
La questione arriverà sul tavolo della Giunta nei prossimi giorni, intanto gli assessori interessati (quello ai Trasporti Franco Lucente e i bergamaschi Claudia Terzi e Paolo Franco) assicurano che «sarà fatto il possibile». L’impressione è che alla fine i soldi si troveranno: troppo alto il rischio di rimediare una figuraccia a fronte di un investimento di 225 milioni di euro.
L’odg a prima firma Roberto Anelli (Lega) è il risultato di un faticoso lavoro di diplomazia per mettere d’accordo maggioranza e opposizione. Il documento impegna la Giunta «a valutare, compatibilmente con le risorse disponibili, l’individuazione di stanziamenti dedicati alla copertura dei costi necessari alla gestione del sistema tranviario, in vista dell’avvio del servizio della linea T2 e del suo consolidamento nel triennio successivo». Lo firmano 12 consiglieri regionali, di cui 8 (su 9) bergamaschi: oltre ad Anelli, Jonathan Lobati e Ivan Rota (FI), Michele Schiavi, Alberto Mazzoleni e Pietro Macconi (FdI) e per la minoranza Davide Casati e Jacopo Scandella (Pd).
I consiglieri di centrodestra
«Siamo stati attenzionati del problema da Teb e dal sindaco Elena Carnevali. Abbiamo quindi ritenuto opportuno renderlo noto in Consiglio regionale - ha detto Roberto Anelli - di modo che, compatibilmente con le risorse a disposizione, si possa investire sulla manutenzione e gestione del sistema tranviario in base anche agli accordi presi tra le istituzioni». «I lavori stanno procedendo e l’intenzione è mettere in funzione questo nuovo percorso tranviario entro la fine del 2026 per agevolare i pendolari - ha detto Jonathan Lobati -. Però servono più risorse per permettere alla Teb di gestire al meglio questa infrastruttura».
«L’obiettivo di Regione è garantire la piena operatività di T1 e T2 e l’odg va in questa direzione: trovare le risorse finanziare per permettere a Teb di mettere in esercizio la nuova linea a settembre 2026 - ha spiegato Michele Schiavi -. Questa necessità deve imporci anche una riflessione sulle nuove opere: oltre ai costi di realizzazione va tenuto conto anche dei costi di manutenzione e di esercizio».
(Foto di Beppe Bedolis)
Per Ivan Rota, «abbiamo deciso di promuovere questa iniziativa per garantire un servizio di trasporto pubblico migliore per migliaia di viaggiatori, che ogni giorno si spostano in provincia». «Questa iniziativa condivisa è importante per dotare il nostro territorio di un sistema di trasporto pubblico sempre più efficiente», ha sottolineato Pietro Macconi. Per Alberto Mazzoleni «le Valli Brembana e Imagna necessitano di attenzione. Regione Lombardia non è mai mancata ai propri impegni e sono certo che anche questa volta farà la sua parte. Abbiamo bisogno però che in tema di viabilità venga fatto un ulteriore passo avanti».
Malanchini fuori dal coro
La grana politica nella maggioranza è rappresentata dalla posizione del leghista Giovanni Malanchini: «Mi hanno contattato il lunedì festivo per il martedì, con il testo già pronto – dice –. Ritengo necessario approfondire l’argomento e ho proposto di rinviarlo al prossimo assestamento di bilancio, così da valutare meglio l’entità del problema. Ci sono infatti altri soggetti interessati che potrebbero intervenire. Occorre poi un ragionamento più ampio sull’intero servizio di trasporto pubblico locale. L’opera va completata, ma mi sembra che i fondi siano già in larga parte destinati a città e hinterland».
I consiglieri di minoranza
Hanno firmato l’odg i consiglieri dem Davide Casati e Jacopo Scandella. «La Teb è fondamentale per lo sviluppo della bergamasca – spiegano –. Le aziende stanno rispettando i tempi di realizzazione ed ora è fondamentale che tutte le istituzioni si adoperino insieme per reperire le risorse necessarie all’attivazione del servizio. Daremo il nostro sostegno per raggiungere questo obiettivo perché sarebbe assurdo aver tanto lavorato per ottenere queste risorse pubbliche, averle impegnate in tempi celeri e ora non essere pronti a farla funzionare».
Le rassicurazioni della Giunta
Per l’assessore Franco Lucente, «Regione Lombardia ha da sempre come priorità quella di garantire ai cittadini infrastrutture moderne e un servizio di trasporto efficiente e di qualità. Anche in questa circostanza, l’intera Giunta è impegnata nel fornire risposte adeguate e tempestive alla comunità. Saranno necessarie verifiche per individuare le soluzioni più opportune, ma l’impegno è totale e costante».
«La questione dei maggiori costi legati all’attivazione dei servizi era già stata affrontata qualche anno fa – dice l’assessore alle Infrastrutture Claudia Terzi –. Prima di attivare nuovi servizi bisognerebbe verificare quanto il bilancio dell’Agenzia del Tpl possa sostenere questi nuovi servizi. Se l’assessore Lucente troverà i fondi necessari, andranno poi stabilizzati». Per l’assessore alla Casa Paolo Franco «è evidente quanto sia essenziale supportare quest’opera affinché diventi un servizio davvero funzionante, affidabile e sostenibile. Siamo consapevoli di questa necessità e ci impegniamo a valutarla con attenzione, compatibilmente con le risorse disponibili e utilizzando gli strumenti programmatori più adeguati».
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