Cronaca / Bergamo Città
Mercoledì 11 Giugno 2025
Stop alle auto diesel Euro 5 da ottobre
La Regione: «Il governo ci ripensi»
LA MISURA. In Bergamasca sono 65mila i veicoli interessati dal provvedimento, in Lombardia 484mila. In Consiglio regionale è battaglia, ma alla fine passa la mozione per chiedere di sospendere le limitazioni.
Non è un fulmine a ciel sereno, perché la novità era già nota. All’avvicinarsi della scadenza, però, il dibattito si mette in moto alla ricerca di una svolta. Dal 1° ottobre 2025 scatterà il blocco alla circolazione delle auto diesel Euro 5 nei comuni con più di 30mila abitanti delle regioni del «bacino padano» – Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia-Romagna – fino al 15 aprile 2026. Il provvedimento sarà poi riproposto come misura stagionale nei mesi invernali.
Una misura che riguarda un milione di veicoli
Secondo i dati Aci aggiornati a fine 2024, in provincia di Bergamo i veicoli Euro 5 sono circa 65mila; in Lombardia 484mila; oltre un milione in totale considerando tutte e quattro le regioni interessate. Il blocco sarà attivo nei giorni feriali, dalle 8.30 alle 18.30, nei comuni con più di 30mila abitanti. In Bergamasca riguarda Bergamo e Treviglio. Dal 2026, il divieto inizierà un mese prima, già dal 1° settembre.
Regione Lombardia chiede una revisione
Il provvedimento nasce da un decreto legislativo del 2023 per il miglioramento della qualità dell’aria. Ma la Regione Lombardia punta ora a una revisione.
«Non possiamo essere i soli in Europa con un blocco che coinvolge mezzo milione di veicoli», ha dichiarato l’assessore Giorgio Maione, chiedendo un confronto con Bruxelles e Roma per soluzioni più sostenibili e risorse aggiuntive.
Consiglio regionale: mozione contro il blocco
Nella giornata di ieri il Consiglio regionale lombardo ha approvato una mozione per chiedere al governo di sospendere le limitazioni. I consiglieri della Lega, Roberto Anelli e Giovanni Malanchini, hanno definito il blocco come una «scelta folle»: «Costringere milioni di cittadini a cambiare auto acquistate solo dieci anni fa è inaccettabile. Basta scaricare il peso della transizione ecologica su famiglie e lavoratori».
Anche Fratelli d’Italia, con Pietro Macconi, si è espresso contro: «Qui manca l’aria, ma anche il buon senso. Lasciateci vivere con responsabilità, ma anche con libertà».
Le opposizioni: «Serve un approccio serio, non ideologico»
Di diverso avviso il Partito Democratico, che con il consigliere Davide Casati invita a evitare toni ideologici: «Serve un investimento deciso sul trasporto pubblico, soprattutto nelle aree interne, e più incentivi per il rinnovo dei veicoli. È fondamentale anche una campagna informativa efficace».
Rinnova Parco Veicolare 2025: incentivi già in corso
Intanto la Lombardia ha attivato incentivi per la sostituzione dei veicoli inquinanti, con il bando Rinnova Parco Veicolare 2025. «In soli due mesi oltre 4mila domande, per un valore di circa 9 milioni di euro», ha comunicato Maione. Sono stati stanziati 23 milioni di euro, di cui più di un terzo già assegnati. Il bando prevede tre linee di contributo: per auto, motocicli e rottamazione.
Le domande possono essere presentate fino al 31 ottobre 2025, tutte le informazioni sono disponibili sul sito della Regione Lombardia.
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