
Cronaca / Bergamo Città
Martedì 02 Settembre 2025
Supplenti, 2.180 nomine nella Bergamasca. Ma più di 500 docenti esclusi dall’algoritmo
SCUOLA. Concluse le operazioni. La protesta di chi è rimasto senza cattedra all’Ufficio scolastico. Cubelli: «Scelta delle sedi e legge 104 le motivazioni».

Sono stati 2.180 i supplenti in ogni ordine e grado (compreso sul sostegno) che lunedì 1° settembre sono stati convocati per prendere servizio nelle scuole dopo aver ricevuto, nel corso del fine settimana, la tanto desiderata e attesa nomina dalle Gps (Graduatorie provinciali delle supplenze). Ma oltre 500 sono stati esclusi dal sistema di reclutamento digitale e, quindi, sono rimasti senza incarico per quest’anno scolastico.
Cinquecento sono rimasti senza incarico, ad altri è stato assegnato solo un pugno di ore che corrispondono a uno stipendio risicato
Il sistema di assegnazione della cattedra infatti è affidato a un algoritmo che procede per «priorità» e «preferenze» che devono combaciare alla perfezione con le cattedre (o le ore) effettivamente disponibili. L’algoritmo, in base alle preferenze espresse dall’aspirante docente, assegna infatti una supplenza al 31 agosto (fine dell’anno scolastico), al 30 giugno (termine delle attività didattiche) o con uno spezzone orario (che, quindi, non raggiunge la cattedra completa di 18 ore settimanali) e le sedi possono essere assegnate al candidato solo se vi è la perfetta coincidenza fra le preferenze espresse e la sede risultante libera per lo scorrimento. E questo non sempre avviene.
Entrano in ruolo in 2.179
Ma andiamo con ordine. Con il primo settembre è ufficialmente iniziato l’anno scolastico 2025/26 e lunedì 1° settembre in tutti gli istituti bergamaschi è stata la giornata dedicata alla presa di servizio dei nuovi insegnanti precari e di quelli di ruolo (sono stati assunti a tempo indeterminato 2.179 insegnanti tra sostegno e posto comune). E a seguito delle nomine o mancate nomine, i sindacati stanno ricevendo anche quest’anno le lamentele dei docenti inseriti nelle graduatorie che denunciano «un sistema che rende più precari gli stessi precari». Cinquecento sono rimasti senza incarico, ad altri è stato assegnato solo un pugno di ore che corrispondono a uno stipendio risicato, in molti casi insufficiente per raggiungere la proverbiale fine del mese.
La nota dell’Ufficio scolastico
Anche l’Ufficio scolastico territoriale di Bergamo ha registrato «un rilevante numero di reclami», come scrive in una nota pubblicata sul sito, il dirigente dell’Ufficio scolastico Vincenzo Cubelli in cui spiega, punto per punto, perché tanti docenti non hanno ricevuto la nomina o si sono visti scavalcare in graduatoria da colleghi con meno punteggio e, quindi, meno anzianità di servizio.
Dopo la prima tranche di nomine da Gps, ce ne saranno altre per coprire il fabbisogno di supplenti in Bergamasca per il nuovo anno che ammonta ad oltre 2.700
Per quanto riguarda chi «lamenta di essere stato superato in fase di nomina da docenti in posizione inferiore e/o con punteggio notevolmente più basso», «la spiegazione è che i candidati in posizione inferiore potrebbero beneficiare della precedenza di cui alla legge 104 del 1992, secondo la quale, il candidato beneficiario sceglie la sede con la precedenza rispetto a tutti gli altri» scrive Cubelli. Sotto esame anche il caso di riservisti vale a dire coloro a cui, per diversi motivi (ad esempio, il 7% del contingente per le riserve è per gli invalidi civili) «spetta un posto interno» (vale a dire la cattedra al 31 agosto) e, in alcuni casi, di scegliere «prioritariamente la sede rispetto agli altri candidati», si legge nel documento firmato da Cubelli.
Tra 104 e scelta delle sedi
Tra i «riservisti» ci sono, si legge nella nota, oltre ai beneficiari della legge 104 e gli invalidi civili, anche i «volontari in ferma breve o ferma prefissata delle Forze armate congedati senza demerito (una riserva che ammonta al 30% dei posti) e operatori volontari che hanno concluso il servizio civile universale, senza demerito (pari al 15% dei posti)». Per quanto riguarda, invece, le «lamentele» per non aver ricevuto la nomina o aver ricevuto una nomina diversa da quella per la quale si riteneva di avere diritto, Cubelli spiega: «La motivazione è nell’istanza di scelta delle 150 sedi che il candidato ha prodotto». Vale a dire: l’intoppo sta in quell’elenco di preferenze (se ne potevano esprimere, per l’appunto, fino a 150) che ogni aspirante docente ha compilato per candidarsi a una cattedra. La spiegazione è molto tecnica e insita nel funzionamento dell’algoritmo ministeriale che assegna le cattedre. Infatti, se «il sistema informatico, nello scorrimento della graduatoria, arrivato alla posizione del candidato x, non individua fra le preferenze espresse da quel candidato nessuna delle sedi lasciate libere dai candidati che lo precedono, automaticamente e inderogabilmente, l’algoritmo considera il candidato rinunciatario e non gli attribuirà alcuna nomina per quella classe di concorso per l’intero anno scolastico».
Presto nuove nomine
Dopo la prima tranche di nomine da Gps, ce ne saranno altre per coprire il fabbisogno di supplenti in Bergamasca per il nuovo anno che ammonta ad oltre 2.700, ma il dirigente specifica che nelle successive fasi di nomina, le sedi ancora disponibili o divenute nuovamente disponibili, anche a seguito delle rinunce espresse dai candidati individuati nelle precedenti fasi, «non saranno assegnate ai candidati che sono stati già “superati”. Il sistema informatico ripartirà dall’ultimo candidato individuato per ciascuna classe di concorso all’esito della precedente fase di nomina, così come stabilito dalla normativa di riferimento». In poche parole, se in fase di nomina l’algoritmo si è arrestato a un candidato «x», in posizione 1.150, alla seconda fase ripartirà dal candidato in posizione 1.151 senza riconsiderare le domande dei candidati già «superati» anche se con un punteggio in graduatoria superiore. Chi, quindi, è rimasto escluso (i circa 500 precari, anche storici) e non ha ricevuto la nomina nella prima tornata dell’algoritmo, non può sperare di averne un’altra da Gps, ma solo da graduatorie di istituto (una sorta di chiamata a cui deve provvedere la singola scuola) che, tuttavia, non verranno aperte se non prima di fine settembre o inizio ottobre e, per lo più, non riguardano cattedre fino alla fine dell’anno, ma solo supplenze di qualche mese.
© RIPRODUZIONE RISERVATA