Teb, caccia ai conducenti. Si punta a raddoppiarli in vista della nuova T2

TRASPORTI. Scarfone: «Con la seconda linea da 550mila km annui a un milione». Colombi: «Sono previste venti assunzioni, ma i vincoli d’età e patente pesano».

Ogni giorno garantiscono la mobilità sostenibile e gli spostamenti di lavoratori, studenti, cittadini e turisti che fruiscono del trasporto pubblico. Eppure sono sempre più rari da trovare sul mercato del lavoro, anche a causa del ricambio generazionale.

Teb, organico da raddoppiare

La carenza di conducenti di mezzi pubblici e la difficoltà nel reclutarne di nuovi sono problemi diffusi tra le aziende del settore, in Italia come all’estero. Tanto che Teb, la società (controllata da Atb Mobilità) che gestisce la tramvia Bergamo–Albino (T1 della Valle Seriana), ha deciso di muoversi d’anticipo per integrare e quasi raddoppiare il suo organico in vista dell’apertura della seconda linea Bergamo-Villa d’Almè (T2 della Valle Brembana), ora in fase di realizzazione e con avvio previsto per settembre 2026.

«Crediamo che la componente umana dia un contributo chiave nella qualità del servizio»

«I lavori procedono come da cronoprogramma e in un alcuni tratti è iniziata la posa dei binari - riferisce l’amministratore delegato di Teb, Gianni Scarfone -. Con la T2 raddoppiamo l’offerta, passando dalla previsione di circa 550mila chilometri all’anno ad oltre un milione». Per la gestione della linea e per far correre i tram (il primo arriverà per febbraio) Teb «necessita di un contributo annuo - spiega l’ad - di 4 milioni di euro, costi di servizio che comprendono i nuovi conducenti, ma anche l’aumento del prezzo dell’energia. Per noi le risorse umane sono fondamentali. C’è una grande attenzione ai nostri dipendenti. Non si tratta solo di selezione ma anche di formazione. Crediamo che la componente umana dia un contributo chiave nella qualità del servizio».

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