«Teniamo alta l’allerta hacker: i furti digitali sono in crescita». Manda le tue segnalazioni

Consumatori. Segnalazioni su truffe legate a chi si spacciava come Inps. Busi (Adiconsum): «Attenti ai messaggi ingannevoli dei pirati informatici».

Attenzione ai pirati informatici che rubano tramite internet o App le identità digitali. L’avviso arriva da Adiconsum Bergamo, dopo che l’associazione dei consumatori Cisl ha raccolto nelle scorse settimane un numero crescente di segnalazioni da parte di consumatori contattati da chi sembrava essere l’Inps ma che in realtà con l’istituto nazionale di previdenza non c’entrava nulla.

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Il problema nasce dal crescente utilizzo dei canali digitali per l’accesso ai servizi di società pubbliche e private, e se da un lato c’è la comodità di poter eseguire le operazioni standosene a casa, dall’altro è necessario prestare la massima attenzione, soprattutto quando si forniscono dati sensibili. «I pirati informatici – spiega Mina Busi, presidente di Adiconsum Bergamo - sono sempre più furbi e bravi, perché inviano e-mail e messaggi che (per i testi e i loghi riportati) in apparenza sembrano veri. Nell’ultimo caso i messaggi chiedono agli ignari utenti di selezionare il link riportato per aggiornare i dati; in realtà non c’è alcun collegamento ai servizi Inps ma ad un software truffaldino che “ruba” di fatto i dati personali digitati in buona fede e in molti casi anche soldi. Negli ultimi mesi abbiamo verificato che i furti di identità digitale e le attività fraudolente sono sempre di più dietro l’angolo. Ci siano occupati in particolare dei furti di identità che hanno consentito ai nuovi ladri digitali di far trasferire, da parte di ignari malcapitati, le pensioni su un conto corrente bancario dal quale i truffatori hanno poi prelevato velocemente gli importi. Le maggiori vittime sono le persone che non hanno una grande dimestichezza con le nuove tecnologie, è il caso di tanti anziani. ma sono truffe studiate nei minimi particolari, è facile cascarci».

Manda le tue segnalazioni

Vista la problematica abbondanza e la varietà delle truffe possibili, abbiamo deciso di raccogliere le testimonianze dei nostri lettori per un’inchiesta sul tema. Invitiamo dunque tutti i nostri utenti a rispondere al nostro sondaggio social sulle truffe: siete mai stati truffati? Online o offline? Quali tipi di truffe temete di più? Trovate il sondaggio nelle storie della nostra pagina Instagram, QUI.

Davanti al problema evidenziato da Adiconsum Bergamo, l’Inps è intervenuta nei giorni scorsi con una nuova iniziativa specifica per contrastare i furti di identità digitale. L’adozione delle credenziali tramite il sistema pubblico d’identità digitale (Spid), carta d’identità elettronica (Cie) e Carta nazionale dei servizi (Cns) hanno certamente aumentato la sicurezza, ma evidentemente non bastano. «Per ridurre il rischio di furto dell’identità digitale - sottolinea Busi - l’Inps ha previsto la progressiva attivazione, nella fase di accesso ai servizi on line, di un controllo aggiuntivo denominato “verifica dell’identità digitale”. Il nuovo controllo interviene nei soli casi in cui si verifichi un tentativo di accesso ai servizi con identità digitali diverse da quelle utilizzate precedentemente dall’utente. Il sistema invia sui recapiti telematici e-mail e cellulare già registrati dall’utente, un codice di conferma. che lo stesso utente deve inserire per ottenere l’accesso. Contestualmente, il sistema invia una notifica via e-mail o sul cellulare o tramite mail certificata (Pec), per informare dell’avvenuto accesso con nuove credenziali Spid, Cns o Cie intestate al soggetto, in modo da adottare le conseguenti azioni in caso di accesso indebito».

La presidente di Adiconsum Bergamo sottolinea l’importanza di avere l’identità digitale, che consente di operare in sicurezza con la pubblica amministrazione e le realtà private che vi aderiscono. «L’identità Spid - spiega Busi - è rilasciata dai gestori di identità digitale, soggetti privati accreditati dall’Agenzia governativa per l’Italia Digitale che, nel rispetto delle regole, forniscono le identità digitali e gestiscono l’autenticazione degli utenti. Si può richiedere l’identità Spid al gestore che si preferisce e che più si adatta alle proprie esigenze. Il gestore, dopo aver verificato i dati, emette l’identità digitale, rilasciando le credenziali. Navigare in internet senza proteggersi può renderci vulnerabili agli attacchi dei pirati informatici. Alcuni consigli per muoversi in sicurezza: controllare con attenzione ogni link che si riceve (senza selezionarlo) e contattare verbalmente il mittente per chiedere spiegazioni; non scaricare mai allegati da mail di cui non si conosce il mittente; utilizzare sempre password diverse per i nostri account e cambiarle frequentemente; ignorare sempre le richieste di denaro da mittenti che non si conoscono, e anche se provengono da qualcuno di cui ci si fida, effettuare sempre una verifica verbale con la persona».

Configurazione importante

Ci si può inoltre proteggersi configurando adeguatamente il computer. È possibile installare programmi come: filtri antispam che bloccano le mail sospette, programmi antivirus aggiornati frequentemente (ne esistono anche di gratuite); filtri web utili a bloccare software malevoli; estensioni per browser anti phishing (comunicazione fraudolenta che, anche con contraffazioni di loghi e testi, sembra provenire da un mittente affidabile) ed estensioni che mostrano la credibilità di un sito web; firewall (sistemi di protezione) quasi sempre già inclusi quando si acquista il computer. In generale, conclude Adiconsum, è bene prestare la massima attenzione a qualsiasi comunicazione, anche quando arriva da chi (apparentemente) sembra garantire la massima affidabilità. Ma purtroppo i truffatori stanno diventando sempre più scaltri, al punto da mettere in difficoltà anche chi è molto preparato a navigare nel web. Per questo è fondamentale informarsi il più possibile e, nel caso, rivolgersi subito alle associazioni dei consumatori, che hanno tutte le informazioni e gli strumenti per evitare brutte sorprese». Info Adiconsum: tel. 035.324580; e-mail [email protected].

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