Tram, consegnato il progetto definitivo della linea T2 fino a Villa d’Almè

Trasporti. Le prossime scadenze: Conferenza di servizi entro fine anno, lavori al via per metà 2023, termine a novembre 2026.

Un pezzetto alla volta il tram direzione Villa d’Almè si avvia sui binari giusti. Nei giorni scorsi è stato consegnato a Teb il progetto definitivo della linea T2, quella che muovendosi dalla stazione di Bergamo arriverà alle porte della Valle. «Materiale decisamente voluminoso che abbiamo iniziato a esaminare» spiega il presidente Filippo Simonetti: «L’obiettivo è convocare e chiudere la Conferenza di servizi entro fine anno, così da bandire la gara all’inizio di quello successivo. Direi che siamo nei tempi che ci siamo prefissati».

L’opera, in parte finanziata con fondi del Pnrr, dovrà essere terminata entro il 2026

E sui quali gravitano anche le scadenze del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza: 5 0 dei 125 milioni dello Stato sono difatti stati finanziati in questo modo, il che dovrebbe garantire procedure più snelle e soprattutto un’indicazione tassativa, l’opera deve cioè essere terminata per novembre 2026. Terminata, ma non messa in esercizio, il che vuol dire che per vedere il tram operativo sui binari bisognerà con ogni probabilità attendere i primi mesi del 2027.

I punti maggiormente delicati

Ma procediamo con ordine: la progettazione definitiva degli 11,5 chilometri di linea (a doppio binario per la quasi totalità) nel dicembre scorso al raggruppamento temporaneo d’imprese «Rti Tramsì» composto da Italferr, società del gruppo Ferrovie nel ruolo di mandataria, e da Ets, Sda Progetti e dall’ingegner Enrico Luigi Arini come mandanti. A loro il compito di occuparsi dei servizi tecnici di ingegneria e architettura per la progettazione definitiva e la direzione lavori della futura T2. Un lavoro di circa 3,5 milioni di euro comprensivi del coordinamento delle sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione e della direzione dell’esecuzione della fornitura del materiale rotabile.

Secondo il cronoprogramma i lavori dovrebbero cominciare nella primavera del 2023

Il materiale che è stato prodotto, come ricordato da Simonetti, è voluminoso e quindi complesso da analizzare. Se il tracciato di massima da Bergamo a Villa d’Almè è cosa nota, sviluppandosi sulla traccia di quella che una volta era la ferrovia della Val Brembana (pensionata ormai dal 1966, arrivava fino a San Martino de’ Calvi, ora Piazza Brembana), diverso è il discorso delle singole soluzioni progettuali proposte per i punti più delicati. A campione, l’attraversamento della zona di Chorus Life dove ci sarà la biforcazione dall’attuale T1, il deposito, il discusso passaggio a Ponteranica, il breve passaggio in galleria a binario unico nel tratto verso Almè, gli espropri da compiere. Temi non semplicissimi.

Il cronoprogramma

Secondo il cronoprogramma i lavori dovrebbero cominciare nella primavera del 2023 (ma potrebbero slittare anche all’inizio dell’estate) e concludersi dopo 3 anni, centrando quindi senza eccessive difficoltà la scadenza del Pnrr. Ovviamente salvo complicazioni e brutte sorprese strada facendo.

L’importo complessivo dell’opera è di 178,5 milioni di euro comprensivi dell’acquisto di nuovo materiale rotabile: tra le valutazioni da fare quella sulla tempistica delle gare per le nuove vetture che potrebbero anche essere contestuali a quella per la costruzione della linea. Di certo, rispetto alle attuali della fu «AnsaldoBreda» ora Hitachi, ci sarà un salto in avanti tecnologico, considerando che stiamo parlando di modelli («Sirio», nel caso bergamasco con la livrea di Krizia) che superano ormai i 20 anni.

L’importo complessivo dell’opera è di 178,5 milioni di euro comprensivi dell’acquisto di nuovo materiale rotabile

Tornando ai costi, detto dei 125 milioni dello Stato, la Regione ne mette 40, Palafrizzoni e Provincia 9,5 complessivi, gli altri Comuni interessati dal tracciato (Ponteranica, Sorisole, Almè e Villa d’Almè) i restanti 4, coperti al 75% (3 milioni) dal Consorzio Bim.

Per quanto riguarda il tracciato, la T2 origina dalla stazione Teb di piazzale Marconi (che nel ridisegno complessivo dell’area, anche questo finanziato dal Pnrr, verrà potenziata e messa in interconnessione con treni e bus) e si sviluppa su 17 fermate, compresi i due terminali: Bergamo Fs, Borgo Palazzo, San Fermo (qui ci sarà la biforcazione con la T1), Bronzetti, Santa Caterina, Stadio, De Gasperi, Crocefisso, Sant’Antonio, Pontesecco, Ponteranica, Ramera, Petosino, Paladina, Almè Volta, Villa d’Almè Mazzi e Villa d’Almè Capolinea.

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