Treni, 2.708 allarmi sicurezza in 5 mesi. E Bergamo è tra le peggiori stazioni

Pendolari Vandalismi, intemperanze, minacce, molestie, furti e aggressioni: i dati preoccupano Regione e Trenord. «Serve un’azione coordinata con la regia delle Prefetture». Tra le linee più a rischio la Treviglio-Milano-Varese.

I numeri sono tutto tranne che rassicuranti. Nei primi 5 mesi del 2022 ci sono state 2.708 segnalazioni di emergenza a Trenord: poco più di 18 al giorno. Con il clou di Peschiera del Garda, lo scorso 2 giugno: vandalismi di massa (oltre 600 i ragazzi coinvolti) e persino molestie a bordo del treno da Verona a Milano. Persino ovvio che la questione finisse in politica, con tanto di confronto in 5ª Commissione in Regione. Sorvolando sul dibattito, decisamente poco partecipato, a tratti stucchevole e alla fine caratterizzato dal solito florilegio di accuse incrociate sulle responsabilità - vista dalla maggioranza è colpa del Viminale, per l’opposizione centra però anche Trenord, ergo la Regione - restano i numeri. E probabilmente anche la necessità di un lavoro decisamente ampio.

La sintesi la tira Marco Piuri, amministratore delegato di Trenord: «La sicurezza del “sistema treno” si può realizzare solo attraverso un lavoro congiunto e costante di tutti gli attori coinvolti: autorità di pubblica sicurezza, istituzioni regionali e locali, aziende». Perché è sì vero che i vandalismi avvengono a bordo dei treni, ma gli autori vanno intercettati prima: per esempio nelle stazioni e quelle dotate di semplici tornelli si contano sulle dita di una mano. «È una questione che, come Trenord, abbiamo più volte portato all’attenzione dei responsabili dell’ordine pubblico, a tutela dei viaggiatori, dei nostri dipendenti e anche dei nostri beni: in primis i nuovi treni che spesso sono preda di vandali».

I numeri del disagio quotidiano

Ma entriamo nel nocciolo della questione: da gennaio a maggio alla Control room security di Trenord (attiva 24 ore su 24) sono stati segnalati 655 atti vandalici, 607 situazioni critiche (nel senso generale del termine), 404 viaggiatori intemperanti, 290 evasioni del titolo di viaggio che hanno richiesto l’intervento della security e 258 situazioni critiche attribuibili alla presenza eccessiva dei rider su treni. Un fenomeno più e più volte denunciato da Trenord soprattutto sul Passante ferroviario di Milano dove spesso si registra un’eccessiva presenza di biciclette tale da ridurre al minimo gli spazi. Di viaggio e sicurezza. Proseguendo nell’esame dei dati, sono stati segnalati 170 episodi di minacce, ben 132 aggressioni, 89 furti, 44 molestie, 26 rapine, 10 contraffazioni del titolo di viaggio e 8 episodi di sabotaggio. Fortunatamente non gravi.

Stazioni e linee sotto esame

Capitolo stazioni, tema che investe più il gruppo Ferrovie nelle sue diverse e numerose articolazioni societarie. Quella oggetto di maggiori segnalazioni nei primi 5 mesi dell’anno è Milano Cadorna a quota 186, seguita da Centrale con 174, Brescia a 131, Milano Porta Garibaldi (127) e Bergamo a 98. In sostanza, oltre alle tre delle principali stazioni milanesi (dove ricordiamo confluisce tre quarti del traffico Trenord) nella top five ci sono Brescia e Bergamo. Scorrendo la classifica, tra le stazioni bergamasche troviamo anche Verdello-Dalmine con 54 segnalazioni (più di Cremona), Treviglio a quota 49 e Romano di Lombardia a 31. Per quanto riguarda le linee ferroviarie, la più segnalata è la Laveno-Varese-Saronno-Milano con 187 episodi davanti alla Milano-Lecco-Sondrio-Tirano con 173, la Milano-Treviglio-Varese con 169, la Milano-Malpensa a 155 e la Milano-Mortata con 133. Tutte le altre linee bergamasche si collocano dalle 100 segnalazioni in giù.

I controlli a terra funzionano

«Fin dal 2020 avevo incontrato i rappresentanti di Rfi e Trenord per chiedere loro misure di prevenzione quali la chiusura delle stazioni di notte, maggiori controlli agli accessi e incremento del personale sui treni» commenta l’assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato. «Più volte ho scritto alle altre 11 prefetture lombarde proponendo loro di replicare l’accordo ”Stazioni sicure” già sottoscritto con quella di Lecco. Ho anche evidenziato la disponibilità di Regione a finanziare gli interventi. È evidente che debba esserci un’azione corale e coordinata dalle Prefetture, è l’unica soluzione e deve puntare al potenziamento dell’organico della Polizia ferroviaria. Sarà anche fondamentale presidiare ed attrezzare le stazioni in via preventiva con tornelli e controlli anche di personale delle ferrovie».

Trenord dal canto suo qualcosa sta provando a fare sul versante dell’evasione, con 99 operatori presenti in 10 stazioni lombarde (non a Bergamo) a fare da filtro ai passeggeri prima della salita a bordo. I dati rivelano come nella stazioni presidiate in forma (abbastanza) stabile i biglietti venduti siano aumentati del 21%, mentre in quelle casuale del 18%.

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