Treno per Orio, semaforo verde: approvato il progetto definitivo

Ferrovia e aeroporto. La commissaria straordinaria ha firmato l’ordinanza: a fine anno il bando di gara per l’appalto integrato dell’opera.

Come (ampiamente) atteso, Vera Fiorani, commissaria straordinaria per il treno per Orio ha messo la firma sull’ordinanza di approvazione del progetto definitivo dell’opera.

Ai sensi del suo decreto di nomina - che risale ormai all’agosto del 2021 - l’approvazione del progetto «da parte della commissaria straordinaria, d’intesa con il presidente della Regione Lombardia, sostituisce, ad ogni effetto di legge, ogni autorizzazione, parere, visto e nulla osta occorrenti per l’avvio o la prosecuzione dei lavori». Con l’eccezione di quelle «relative alla tutela di beni culturali e paesaggistici», per le quali sono però già ampiamente scaduti i 60 giorni previsti per legge.

Entro fine anno verrà bandita la gara per la realizzazione dell’appalto integrato dell’opera, con progettazione definitiva ed esecutiva che sarà quindi a carico del vincitore

La conferma del ministro Salvini

Cosa succede ora? Semplicemente quanto già annunciato dai tecnici di Rfi presenti a Palafrizzoni lo scorso settembre in occasione della presentazione del progetto del nuovo polo intermodale: entro fine anno verrà bandita la gara per la realizzazione dell’appalto integrato dell’opera, con progettazione definitiva ed esecutiva che sarà quindi a carico del vincitore.

Prospettiva tra l’altro confermata dal neoministro alle Infrastrutture, Matteo Salvini, presente domenica a Treviglio al congresso provinciale della Lega dove ha fatto espressamente riferimento al progetto, così come al raddoppio ferroviario della Bergamo-Ponte San Pietro, con evidente soddisfazione dell’assessore (e collega di partito) regionale alle Infrastrutture, Claudia Terzi, e magari qualche scoramento da parte di quei consiglieri comunali leghisti del capoluogo presenti all’assise che nei mesi scorsi avevano anche manifestato fianco a fianco ai comitati contrari all’opera.

O meglio, a questa versione dell’opera, ma sul tavolo di Rfi e dei ministeri non ve ne sono altre: le osservazioni sono state respinte e le proposte alternative non ritenute praticabili per diversi motivi. Sull’ultima, quella di un giardino pensile a scavalco, Palafrizzoni ha chiesto a Rfi di rispondere al Comitato di Boccaleone spiegando le ragioni per la quale non sia stata presa in considerazione. Ma l’ordinanza della Fiorani di fatto pare chiudere definitivamente la faccenda.

La scadenza del Pnrr di fine 2026

Anche perché qualsiasi altra variazione al progetto comporterebbe il rifacimento di tutte le procedure d’impatto ambientale, eventualità comunque incompatibile con le previsioni del Pnrr (il Piano nazionale di ripresa e resilienza) che indica fine novembre 2026 per il termine dell’opera. Inserita di suo già nel primo decreto relativo alle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina del 2026 che si svolgeranno a febbraio, ma di fatto traslata (con un finanziamento ad hoc di 56 milioni sui 176 complessivi) nel Pnrr proprio per poter contare su iter semplificati e procedure velocizzate.

Le previsioni del Pnrr (il Piano nazionale di ripresa e resilienza) indica fine novembre 2026 per il termine dell’opera.

La (complessa) parte autorizzativa del treno per Orio può dirsi ora conclusa: con l’individuazione del soggetto appaltatore comincerà quella più esecutiva che avrà il suo culmine con l’apertura dei cantieri per la realizzazione della linea a doppio binario e della stazione all’aeroporto. Sacbo, dal canto suo, realizzerà il collegamento sotterraneo con percorsi meccanizzati verso l’aerostazione.

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