Turismo: più stranieri, meno italiani. Ora la città gioca la carta delle fiere

Vacanze. Da domenica 12 a martedì 14 febbraio a Fieramilanocity la kermesse dei viaggi: un desk per Bergamo e Brescia, poi Berlino e Dubai.

Sembrano lontani anni luce i tempi in cui la Bit, Borsa Internazionale del Turismo, occupava interi padiglioni di Fiera Milano-Rho e folle oceaniche di aspiranti vacanzieri facevano la fila per accaparrarsi cataloghi e gadget degli espositori. La pandemia nel 2019 aveva bruciato tutto: prenotazioni, biglietti aerei, soggiorni marini e settimane bianche. Ma la voglia di viaggiare è rimasta.

Il settore dei viaggi sta ora vivendo una fase di grandi cambiamenti. E lo si vedrà alla Bit da oggi a martedì 14 febbraio all’Allianz MiCo a Fieramilanocity (metro M5 Portello) dalle 9.30 alle 18. Il 13 e 14 febbraio l’ingresso è consentito ai soli operatori del settore, oggi anche al pubblico (a pagamento). Centinaia i buyer attesi da tutto il mondo, con presenze particolarmente numerose da Usa, Spagna, Francia, Canada e Germania. Secondo gli esperti gli arrivi del turismo globale aumenteranno nel 2023, dopo una crescita del 60% nel 2022. In base alle previsioni a livello nazionale, la platea dei turisti dovrebbe essere composta per il 14,6% da spagnoli, per il 12,7% da cittadini statunitensi e per il 12,3% e 12,2% da svizzeri e austriaci.

La grande attenzione verso la sostenibilità sarà il leitmotiv di Bit 2023 con proposte per un viaggiatore sempre più attento, che vuole vivere la destinazione non «da turista», ma con lo stesso rispetto e autenticità dei locali: dal turismo lento all’affordable luxury, dal bleisure alla natura e l’aria aperta.

Ciò vale anche per la nostra città e la provincia che con Visit Bergamo presenteranno alcuni progetti. La vetrina della Bit vedrà la presenza di un desk per Bergamo e per Brescia, con il logo di Capitale della Cultura, ma non si tratta di uno stand unico.

I due Comuni parteciperanno invece come «Capitale» alle fiere dell’estero, la prima della quali a Berlino dal 7 al 9 marzo. Altre partecipazioni sono previste alle fiere del settore di Bologna (31 marzo- 4 aprile), ad Agri Travel & Slow Travel Expo di Bergamo (30-31 marzo), alla Borsa dei Laghi di Verbania (22-26 marzo), a Dubai (1-4 maggio). Domenica 12 febbraio è in programma la presentazione al pubblico dell’offerta turistica della Città dei Mille e della Città della Leonessa, con un focus sulle pinacoteche Carrara e Tosio Martinengo, mentre domani si svolgerà un convegno sul turismo accessibile.

Gli ultimi «dati turistici» per Bergamo sono incoraggianti. Quanto agli arrivi siamo ormai ai livelli prepandemici, mentre rispetto al 2021, nei primi 10 mesi del 2022 si è avuto un’impennata: + 66,7% di arrivi, + 56,1% presenze pari a circa 2 milioni e 200 mila visitatori. La durata media del soggiorno invece è in calo rispetto allo scorso anno, mentre rimane stabile per gli stranieri che nel 2021 era il 33,3% e sono passati al 47,7% nel 2022, gli italiani scendono dal 66,7% al 52,3%. Le zone più gettonate o che comunque hanno registrato un notevole incremento sulle presenze, oltre alla città, sono l’Alto Sebino, la Valcavallina e la Valle Imagna. Le prospettive per il 2023 sono lusinghiere grazie al traino della Capitale della Cultura. A gennaio, in città, si è registrato un incremento del tasso di occupazione delle camere del 48,1%, a febbraio la prenotazione del 39% delle camere, a marzo del 28,9%, ad aprile del 22,9%. Queste ultime cifre sono tuttavia parziali e sono destinate a lievitare in quanto la tendenza è quella di prenotare un hotel, albergo o b&b pochi giorni prima della partenza.

Il Comune di Bergamo conta di incassare oltre 1,5 milioni di euro dalla tassa di soggiorno (da 1,5 euro a massimo 4 euro a persona) che i turisti pagano in hotel, assieme al costo della camera. Soggiornare in un hotel a 4 stelle a Bergamo ha un costo medio di 93 euro circa a notte, contro gli 81 euro circa di un hotel 4 stelle a Brescia. Altri introiti per le casse comunali arriveranno dalle multe. In particolare nel 2022 sono state elevate sanzioni per ingressi non autorizzati nelle Ztl per il 15% ai residenti e per l’85% ai non residenti, in particolare stranieri da Germania, Regno Unito e Usa. Quest’anno è poi prevista l’istituzione di altri varchi in Città Alta. Ma bisognerà fare in modo che all’alt ai mezzi privati, consegua un incremento dei trasporti pubblici.

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