Vaccini, quarta dose offerta a tutti gli over 12

Omicron 5. La circolare del ministero: i «bivalenti» potranno essere somministrati a coloro che ne faranno richiesta. Per partire si attende il via libera della Regione. Arrivate 40mila dosi del preparato aggiornato alla nuova variante.

Ampliare e accelerare. I verbi della campagna vaccinale restano quelli, con una novità. Nel pomeriggio di venerdì 23 settembre, una circolare del ministero della Salute ha impresso una nuova svolta: la quarta dose verrà estesa – «su richiesta» – a tutte le persone con almeno 12 anni. Più precisamente, i vaccini bivalenti (quelli nuovi aggiornati a Omicron 1, ma anche Omicron 4 e 5) «potranno essere resi disponibili su richiesta dell’interessato come seconda dose di richiamo (cioè come quarta dose, ndr) per la vaccinazione dei soggetti di almeno 12 anni di età che abbiano già ricevuto la prima dose di richiamo (la terza dose, ndr) da almeno 120 giorni». È appunto un allargamento della platea, perché finora il «second booster» era riservato a over 60, over 12 «fragili», donne in gravidanza, immunocompromessi e operatori sanitari; sempre la stessa circolare introduce la quinta dose per gli immunocompressi (per esempio chi ha ricevuto un trapianto o è in attesa).

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La novità non è però immediatamente effettiva: il ministero ha sì autorizzato l’ampliamento della platea, ma sono le Regioni a gestire concretamente l’organizzazione della campagna e a fissare l’inizio delle nuove somministrazioni. Per i prossimi giorni (ormai la prossima settimana, visto che di mezzo c’è il weekend) è attesa una nota di Regione Lombardia con le indicazioni per gli hub e la cittadinanza, per esempio su come e quando prenotare: solo dopo questa comunicazione si potrà concretamente inoculare la quarta dose a tutti gli over 12 che ne facciano richiesta.

I vaccini aggiornati

Da venerdì, tra l’altro, gli hub bergamaschi stanno ricevendo i nuovi vaccini bivalenti aggiornati a Omicron 4 e 5 (dunque ulteriormente aggiornati rispetto a quelli tarati su Omicron 1, attualmente in uso): per la Bergamasca dovrebbero essere distribuite circa 40-45mila dosi. Anche in questo caso, si attende la nota della Regione per iniziare a impiegare anche questi nuovi vaccini. È verosimile che per metà settimana giungeranno le indicazioni sia per l’estensione della quarta dose sia per i vaccini aggiornati, poi si partirà su entrambi i fronti. Intanto, proseguono le sollecitazioni all’adesione: «Mi associo all’appello a vaccinarsi, lanciato nella Casa di comunità di Gazzaniga dal professor Giuseppe Remuzzi, esortando i destinatari della quarta dose a prenotarsi e a ricevere il vaccino», ha ribadito ieri Massimo Giupponi, direttore generale dell’Ats di Bergamo.

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Contagi in salita

I contagi, peraltro, si confermano in crescita. Venerdì 23 settembre in Bergamasca 418 nuovi casi, e 3.661 in tutta la Lombardia. I laboratori regionali hanno analizzato 24.356 tamponi, il tasso di positività è risalito al 15,03%: il dato più alto di settembre. È comunque ben gestibile la situazione negli ospedali: i pazienti nelle terapie intensive lombarde sono 8 (uno in meno di giovedì), nei reparti ordinari invece 485 (+17). Al «Papa Giovanni» scendono a 14 i pazienti ordinari (-3), a cui si aggiunge un paziente in Terapia intensiva (invariato). Restano 27 i pazienti all’Asst Bergamo Est: 14 acuti a Seriate, un acuto ad Alzano, 2 acuti a Piario, 10 subacuti a Lovere. L’aggiornamento di Asst Bergamo Ovest indica 8 pazienti a Treviglio (5 in Medicina) e uno a Romano in Medicina. Sono stati 14 ieri i decessi per Covid in Lombardia, 3 in provincia di Bergamo (dato giornaliero più alto di settembre). La Direzione generale Welfare aggiorna anche su altre malattie infettive: i casi di vaiolo delle scimmie in Bergamasca sono finora 26, per un totale di 375 casi in Lombardia; restano 2 i casi bergamaschi di West Nile (di cui uno con sintomi neuroinvasivi) e 55 in totale in Lombardia (5 i decessi, tra Brescia e Mantova).

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