«Velocità in autostrada, no all’aumento del limite a 150 all’ora»

LE REAZIONI. In Consiglio dei ministri sarà presentato il disegno di legge sul nuovo Codice della strada: Federconsumatori, Adiconsum e Bettoni (Aci) contrari. Sì a una stretta sull’uso dei telefoni.

Fa già discutere il disegno di legge sul nuovo Codice della strada che sarà presentato giovedì 22 giugno in Consiglio dei ministri dal vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini.

Salvini: «Su alcune tratte è possibile»

In particolar modo l’idea di aumentare il limite di velocità su alcune autostrade, tra cui il tratto della A4 tra Milano Est e Bergamo, da 130 a 150 km/h. «Sono convinto che su alcune tratte italiane a tasso di incidentalità prossimo allo zero, in alcuni orari, laddove ci sono tre, quattro o addirittura sulla Milano laghi ci saranno cinque corsie, un superamento controllato degli attuali 130km/h, come negli altri Paesi europei, possa essere preso in considerazione», ha spiegato il ministro, precisando che «i concessionari autostradali stanno studiando» su quali tratte questo potrà essere attuato.

Busi: «Non c’è alcuna necessità»

«Una disposizione che non ci vede favorevoli – spiega Mina Busi, presidente di Adiconsum Bergamo –. Le autostrade dovrebbero garantire i 130 km/h previsti che praticamente negli orari normali non si possono raggiungere se non di notte. Non esiste la necessità di aumentare la velocità. Questa misura determina costi elevati per un consumo che è quantificabile nel 20% in più di carburante e inquinamento, un impatto molto negativo sulla sicurezza degli automobilisti per lo spazio di arresto in caso di frenata – servono 40 metri in più – , lo sbandamento, il cono visivo ridotto e conseguenze tragiche in caso di incidente. Già ora parliamo di oltre 9.000 incidenti per la velocità, con oltre 15.000 feriti e circa 300 decessi (il 20% dei decessi che si registrano per incidenti stradali)».

Perria: «Rischio aumento incidenti»

«Considerando il flusso di traffico in A4, aumentare la velocità rischia di tradursi in un aumento degli incidenti – commenta Christian Perria, presidente di Federconsumatori Bergamo –. Bisognerebbe fare una valutazione sulla base del numero di incidenti che avvengono ad esempio in Germania, dove non ci sono limiti di velocità, ma ormai la tendenza di tutte le grandi città è quella di abbassare i limiti, sia per la sicurezza sia per l’inquinamento».

Bettoni: «Molto pericoloso»

«Aci nazionale non ha ancora espresso un parere, io parlo da cittadino che viaggia molto su strade e autostrade – dichiara Valerio Bettoni, presidente di Aci Bergamo –. Quello della velocità è un tema molto importante perché ci va di mezzo la vita delle persone, quindi bisogna fare valutazioni ponderate. Personalmente, quando viaggio in autostrada mi arrabbio sempre perché se uno va piano dovrebbe viaggiare in prima corsia, invece viaggia in seconda se le corsie sono tre o in terza se sono quattro, con la scusa che nella prima ci sono i camion. Aumentare la velocità a 150 significa che la gente andrà a 160, e se ti devi spostare di corsia o devi frenare diventa molto pericoloso, bisogna avere dei grandi riflessi. La gente poi ti supera a destra e a sinistra, se vai forte è impossibile essere attenti. Preferisco puntare sulla sicurezza, con la prevenzione come facciamo noi come Aci nelle scuole, e con maggiori controlli sulle strade. E bisognerà anche togliere i telefoni (secondo il ddl per i primi tre anni i neopatentati non potranno guidare auto di grossa cilindrata e se saranno fermati al telefono mentre guidano verrà sospesa loro la patente, mentre per i recidivi con l’uso di alcol e droga ci sarà la revoca definitiva, ndr). Servirà un meccanismo per bloccarli, non si possono più vedere gli automobilisti che sfrecciano a tutta velocità con il telefono all’orecchio».

Invernici: «Più severi sugli smartphone»

«Accogliamo con vivo interesse e attenzione le anticipazioni del costruendo nuovo Codice della strada che ci ha visti coinvolti nell’iter, su invito del vicepremier Matteo Salvini, durante l’audizione presso il Ministero delle Infrastrutture. Siamo a disposizione del Governo con il nostro format educativo per incrementare la prevenzione, la sicurezza e la consapevolezza “del reale”, specialmente tra i più giovani, sulle strade d’Italia» dichiara Alessandro Invernici dell’associazione Ragazzi On the Road. «È sempre più allarme sulle strade del nostro Paese. Il 76% degli under 35 ammette l’uso dello smartphone alla guida». L’associazione lancia un monito sull’utilizzo dei telefonini e su tutti quei comportamenti errati che, se attuati, possono rivelarsi il più delle volte fatali.

Asaps: «Gli unici ad alzare i limiti»

«Siamo l’unico Paese in Europa che aumenta i limiti di velocità in questa epoca invece di diminuirli» commenta il presidente dell’Asaps, Associazione amici e sostenitori della Polizia stradale, Giordano Biserni. Contrari M5S, Assoutenti, il Codacons che invece è totalmente «favorevole a inasprire le sanzioni per l’uso del telefonino alla guida e a introdurre il ritiro a vita della patente per i recidivi, per chi guida sotto effetto di droghe e alcol. Chiediamo la stessa misura per chi commette illeciti alla guida legati alla pubblicazione di video e contenuti sui social network, come nel caso dei ragazzi di Casal Palocco che pochi giorni fa hanno causato la morte di un bambino di 5 anni».

Unione consumatori a favore: «Era ora»

Di tutt’altro parere, sulla questione velocità, l’Unione nazionale consumatori: «Bene, sarebbe ora – afferma il presidente Massimiliano Dona –. Speriamo che con la spinta del ministro finalmente si possa consentire agli automobilisti di poter andare a 150 km/h purché su quelle strade vi siano almeno tre corsie, il tutor e l’asfalto drenante».

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