Via per Orio a Bergamo, tempi lunghi per la chiusura. Il Comune: «Lavori a rilento, servono verifiche»

TRENO PER L’AEROPORTO. A Campagnola partito il cantiere per la nuova piazza, ma l’opera avrebbe dovuto iniziare in concomitanza con gli scavi della galleria per l’infrastruttura ferroviaria. Rfi: «Priorità a via San Bernardino».

Doveva chiudere intorno al 20 aprile, se ne riparlerà non prima di giugno. Via per Orio, a Campagnola, resterà aperta altre settimane prima dell’avvio dei lavori sotto la sede stradale che riguarderanno la galleria sulla linea del treno per Orio. Nel frattempo è partito una quindicina di giorni fa il cantiere per la riqualificazione dello snodo tra le vie per Orio e Don Bosco, e le perpendicolari Gasparini e Campagnola. Da settimana prossima i lavori si faranno sentire anche sulle strade, con il restringimento delle carreggiate. Ieri hanno preso il via alcune azioni preliminari, con la movimentazione del terreno dell’area verde tra via San Giovanni Bosco e via Gasparini. Si andrà avanti fino all’inizio del 2026: l’obiettivo è creare una nuova piazza davanti alla chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, rendere più sicuri gli attraversamenti pedonali e superare la frammentazione che si percepisce ai lati delle strade. In altre parole si prova a migliorare, anche nell’impatto visivo, un incrocio molto trafficato e mai abbastanza valorizzato dal punto di vista estetico.

Chiesto un incontro a Rfi

I lavori avrebbero dovuto iniziare in concomitanza con la chiusura parziale di via per Orio, ma i tempi sulla linea ferroviaria Bergamo-aeroporto si sono allungati. Lo scavo, dal lato di Campagnola, è già ben visibile, mentre verso Boccaleone s’intravede solo il futuro tracciato. Per fare chiarezza sui tempi d’intervento il Comune ha chiesto a Rfi un incontro ed eventualmente un nuovo sopralluogo. Per la chiusura di via per Orio, fa sapere intanto Rfi, se ne parlerà a partire da fine maggio, dopo l’avvio del cantiere di via dei Caniana (i lavori, in quel caso, riguardano il raddoppio ferroviario Bergamo-Ponte). Progetti diversi, ma con un’unica stazione appaltante: in ballo c’è anche quello del nuovo hub intermodale e il rifacimento de i binari che arrivano e partono dalla stazione, per un investimento totale di 700 milioni di euro, in gran parte finanziati con il Pnrr.

«La strada non chiuderà probabilmente prima dell’estate, con un paio di mesi di ritardo rispetto a quanto era stato annunciato»

Rfi e Comune, secondo quanto riferisce la società del gruppo Ferrovie, hanno istituito un tavolo tecnico di coordinamento per ottimizzare gli interventi degli enti interessati e gli inevitabili disagi stradali. «Dal punto di vista viabilistico – spiegano da Rfi – si sta dando priorità ai lavori su via San Bernardino e via dei Caniana. In particolare, sulla prima, sono in corso le deviazioni dei sottoservizi, sulla seconda avranno inizio a fine maggio». Solo «successivamente», specifica l’azienda, «si procederà con l’avvio dei lavori su via dei Caniana e con il propedeutico coordinamento tecnico finalizzato alla chiusura parziale di via per Orio». Tradotto, la strada non chiuderà probabilmente prima dell’estate, con un paio di mesi di ritardo rispetto a quanto era stato annunciato.

La strada chiuderà verso il centro

La chiusura, come detto, sarà solo parziale, in entrata verso la città (con l’eccezione degli autobus, ai quali sarà sempre consentito l’accesso). Il Comune ha chiesto infatti a Rfi di garantire l’uscita verso l’Asse interurbano per non caricare ulteriormente la circonvallazione interna e le strade di quartiere, già intasate di traffico, soprattutto negli orari di punta.

Le preoccupazioni del Comune

Lo slittamento del cantiere a Campagnola inizia però a destare qualche preoccupazione dalle parti di Palazzo Frizzoni. Non è la prima volta, dall’inizio dei lavori ferroviari, che si devono rivedere i piani: ne sanno qualcosa in via San Bernardino e i residenti di Boccaleone, dove il passaggio a livello di via Pizzo Recastello avrebbe dovuto chiudere tra febbraio e marzo, poi in primavera, mentre a oggi l’abbassamento delle sbarre è previsto per l’estate. In questo caso a ritardare è la costruzione del sottopasso tra via Rovelli e la nuova viabilità verso la via Lunga, un’opera necessaria per il superamento del passaggio a livello.

«L’ultimo sopralluogo ai cantieri con Rfi (a novembre 2024, ndr) è stato soddisfacente – ricorda l’assessore alla Mobilità Marco Berlanda –. Sembrava che i lavori procedessero speditamente e fino ad allora non avevamo avuto informazioni negative. Oggi invece abbiamo la sensazione che i lavori stiano rallentando e che non si stia rispettando il cronoprogramma. Abbiamo dunque chiesto una riunione ed eventualmente anche un nuovo sopralluogo per verificare l’avanzamento del cantiere del sottopasso in via per Orio».

«T2 ed E-Brt avanti spediti»

Il paragone con altri cantieri in città e nell’hinterland è sotto gli occhi di tutti, anche del Comune: «Sul versante T2 ed e-Brt siamo contenti – dice ancora Berlanda –, perché in entrambi i casi i cronoprogrammi sono rispettati. Qui, invece, la sensazione è che ci sia qualche ritardo. Certo, siamo consapevoli anche del fatto che se Rfi si mette d’impegno, è capace anche di accelerare in maniera considerevole, mobilitando risorse importanti».

I ritardi intermedi, però, possono interferire negativamente con la programmazione del Comune. «Se da una parte i ritardi su via San Bernardino creano un po’ più di agio in vista della chiusura delle scuole (il ponte chiuderà a luglio, non più a fine maggio, ndr), dall’altra questo ritardo non era pianificato e il fatto che si crei un beneficio al traffico è del tutto casuale». L’interlocuzione prosegue, come del resto ha confermato anche Rfi, tuttavia «non abbiamo altri strumenti di pressione per intervenire. Dispiace, perché abbiamo esempi positivi che dimostrano come le cose si possano fare bene e nei tempi previsti», conclude Berlanda.

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