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Martedì 06 Maggio 2025
Addio a Enrico Baleri, il designer che ha portato il mondo a Bergamo
IL LUTTO. Aveva 83 anni e da tempo combatteva contro una malattia. Con lui se ne va una delle figure più originali e influenti del design italiano, capace di coniugare avanguardia, imprenditorialità e passione civile.
È morto martedì 6 maggio Enrico Baleri, visionario designer, imprenditore e promotore culturale bergamasco di fama internazionale. Aveva 83 anni e da tempo combatteva contro una malattia. Con lui se ne va una delle figure più originali e influenti del design italiano, capace di coniugare avanguardia, imprenditorialità e passione civile.
La fondazione di Alias
Nato ad Albino nel 1942, Baleri aveva intrapreso gli studi di architettura al Politecnico di Milano. A soli 23 anni, nel 1965, aprì a Bergamo «Baleri Designers», uno spazio d’avanguardia voluto da Dino Gavina, punto di riferimento per il design contemporaneo. Nel 1972 fondò «Pluri», centro sperimentale di design, collaborando con realtà come Flos, Gavina e Knoll. Ma la vera svolta arrivò nel 1979 con la fondazione di Alias, insieme a Carlo e Francesco Forcolini. Qui nacque la celebre «Spaghetti Chair» disegnata con Giandomenico Belotti, oggi nella collezione permanente del MoMA di New York.
Il design internazionale
Nel 1984 diede vita, con Marilisa Decimo, a Baleri Italia, lanciando firme emergenti come Philippe Starck, Hannes Wettstein e Luigi Baroli, accanto a maestri come Mendini, Mangiarotti e Hollein. Fu anche promotore di importanti iniziative culturali, tra cui la fondazione dell’Associazione Casa Malaparte (1989) e il Comitato AALTO/Viipuri (1994), dedicati alla tutela dell’architettura moderna. Nel 2004, lasciata Baleri Italia, fondò il Centro Ricerche Enrico Baleri, dedicato a comunicazione, design e cultura. Instancabile fino all’ultimo, ha continuato a progettare e pensare il futuro.
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