Alessio Boni e Cesvi raccontano Palabek in Uganda: un docu-film per dare voce a chi fugge dalla guerra

LA PROIEZIONE. Nella suggestiva cornice della Chiesa della Madonna del Bosco, il 25 settembre, l’attore Alessio Boni e Cesvi presentano al pubblico di Bergamo il docu-film «Lo sguardo dell’altro – Palabek, Uganda».

Nella suggestiva cornice della Chiesa della Madonna del Bosco, il 25 settembre, l’attore Alessio Boni e Cesvi presentano al pubblico di Bergamo il docu-film «Lo sguardo dell’altro – Palabek, Uganda». Prima della proiezione, in dialogo con monsignor Giulio Dellavite, Delegato vescovile, interverranno Alessio Boni, attore e protagonista del corto, Maurizio Carrara, Fondatore e Presidente ad honorem di Cesvi, Roberto Vignola, Vicedirettore Generale di Cesvi. Un momento di condivisione e riflessione, in cui l’arte si fa strumento per aprire nuove visioni e per riscoprire il valore dell’altro nella nostra quotidianità e il significato della speranza.

Il documentario racconta la vita quotidiana degli oltre 91mila rifugiati ospitati, in condizioni estreme, nell’enorme campo profughi situato nel nord dell’Uganda e l’impegno dell’organizzazione umanitaria per offrire protezione e opportunità a chi ha perso tutto. «Lo sguardo dell’altro – Palabek, Uganda», è stato realizzato da e con Alessio Boni, insieme a Cesvi, ed è nato dall’esperienza diretta dell’attore nel campo profughi in cui l’organizzazione umanitaria opera dal 2017.

«I conflitti interni in Sud Sudan costringono da troppi anni migliaia e migliaia di persone a scappare da una realtà insostenibile. Donne, bambini, ragazzi con tragedie inenarrabili alle spalle arrivano dopo viaggi interminabili nel nord dell’Uganda, nel campo di Palabek– racconta Alessio Boni – Qui nonostante le grandi difficoltà vengono accolti, gli viene fornita della terra, una formazione, mezzi di sostentamento per poter ricostruire una vita dignitosa. Cesvi è al loro fianco offrendo a strumenti e opportunità nel campo dell’agricoltura e dell’imprenditoria, in particolar modo femminile. Aiuta queste persone a sperare di nuovo. Sono rimasto spiazzato da questa realtà, che, pur tra mille difficoltà, è un punto di ripartenza per molti rifugiati che hanno perso ogni cosa» conclude l’attore e ambasciatore Cesvi.

Cesvi opera a Palabek insieme alle organizzazioni umanitarie e al governo ugandese, per trasformare il sostegno in azioni concrete: istruzione, protezione, opportunità di lavoro, diritti. Perché ogni rifugiato ha diritto a essere più di un numero. Per l’ingresso è previsto un contributo di 3 euro, per partecipare è necessaria la prenotazione: qui.

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