Cinema e autismo, al Conca Verde film e incontro con Greta Scarano

L’APPUNTAMENTO. Mercoledì sera 14 maggio l’attrice (in videocollegamento) presenta «La vita da grandi»: il suo debutto alla regia.

A Bergamo mercoledì 14 maggio alle 21, al Cinema Conca Verde, incontro (in videocollegamento) con l’attrice e regista Greta Scarano per il film «La vita da grandi» che affronta il tema dell’autismo. Pieno di cuore e ironia, rappresenta il brillante debutto alla regia di Greta Scarano, che dialogherà con il pubblico in videocollegamento al termine della proiezione. Prevendite consigliate cliccando qui.

La trama

Il film racconta una storia universale, quella di due persone adulte che faticano a diventare grandi perché trattenute dalla paura di fallire e di deludere le aspettative di chi vuole il loro bene. Irene Nanni (Matilda De Angelis) lavora a Roma in un’azienda che produce pannelli solari. La sua routine viene interrotta dalla madre (Maria Amelia Monti), che la richiama a casa, a Rimini, per prendersi cura del fratello Omar (Yuri Tuci), un uomo autistico. Irene crede di essere molto diversa da suo fratello e, rimasta da sola con lui, lo obbliga a seguire un corso per «diventare grandi». Intraprendendo questo viaggio con il fratello, Irene capisce che hanno più cose in comune di quanto pensasse.

Tratto da una storia vera

La storia che ha ispirato «La vita da grandi» è quella di Damiano e Margherita Tercon, fratello e sorella che hanno partecipato insieme a «Italia’s got talent». Greta Scarano si è innamorata della loro storia e ha contattato personalmente Margherita Tercon per chiederle se il libro che aveva scritto insieme al fratello fosse stato già opzionato per il cinema. Margherita si è detta incredula e lì per lì pensava a uno scherzo, invece era solo l’inizio di un viaggio durato quattro anni e arrivato finalmente sul grande schermo grazie alla tenacia di Scarano e di Groenlandia - che produce il film insieme a Rai Cinema - che, racconta la regista, è stata al suo fianco per permetterle di fare il film che voleva e quello che sperava di vedere come spettatrice al cinema. Il film, scritto da Scarano insieme a Tieta Madia e Sofia Assirelli, bilancia ironia, momenti drammatici e quelli più distensivi, regalando un’esperienza cinematografica godibile ed emozionante.

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