Conclusa la Stagione di Prosa 2024/2025:
52.751 spettatori complessivi. Successo per Finizi Pasca: quasi 8.000 presenze

AL DONIZETTI. Già annunciato nei giorni scorsi il programma della prossima Stagione di Prosa e Atri Percorsi, è tempo di bilanci per quella che si è conclusa domenica scorsa nel segno delle poetiche acrobazie della Compagnia Finzi Pasca e del suo Titizé, applaudito da quasi 8.000 spettatori.

Bergamo

Uno spettacolo che ha letteralmente incantato un pubblico di ogni età, come ha rilevato la stessa direttrice Artistica Maria Grazia Panigada in un post sulla sua pagina Facebook: «Si può descrivere il vento o lo sciabordio dell’acqua, ma molto più difficile è dire l’emozione che suscitano in noi, il sapore di vita che ci lasciano, le immaginazioni che ci provocano. La Compagnia Finzi Pasca in fondo fa questo e il suo spettacolo Titizé ci porta da quest’altra parte, dove non si raffigura la realtà ma si rappresentano le emozioni che la verità e il sogno, intrecciandosi sul fare dell’alba, ci regalano. E così è stata questa settimana di occhi meravigliati, sorrisi trasformati in risate, applausi misti a sospiri sospesi con la serenità del gioco dove tutto può cambiare senza sostituire mai il sogno».

Leggi anche
Leggi anche

Prosa: ecco come è andata la stagione

Nel suo insieme la Stagione di Prosa appena terminata ha fatto registrare 52.751 presenze complessive, con 5.770 abbonamenti, 18% in più rispetto alla precedente. Lo spettacolo più visto è stato La coscienza di Zeno con Alessandro Haber, con 9.265 presenze, inclusa una replica aggiuntiva per gli studenti, seguito a ruota proprio da Titizé. «Ancora una volta non possiamo che esprimere grande soddisfazione», commenta Massimo Boffelli, Direttore Generale della Fondazione Teatro Donizetti, «La Stagione di Prosa è una delle nostre proposte più qualificate e qualificanti e lo dimostrano proprio l’attenzione e l’affetto del pubblico. L’aumento da sette a otto repliche ha permesso di accogliere nuove richieste e possiamo affermare, senza timore di essere smentiti, che si tratta di un numero che oggi pochi altri teatri a livello nazionale possono annoverare, anche in città più grandi di Bergamo. E questi risultati si ottengono solo con una squadra di altissimo livello professionale, a cui va il più sentito ringraziamento».

Che il Donizetti sia uno dei teatri più amati d’Italia lo dicono gli stessi protagonisti degli spettacoli ospitati. In proposito, basta riportare alcuni degli attestati di stima da loro espressi nel “diario” della Stagione. «Ci sono teatri che riescono a contenere tutto il gioco misterioso che ha fatto la tua carriera degna di essere percorsa: il Donizetti per me, dagli esordi a oggi, lo è», scrive Franco Branciaroli, che con Umberto Orsini ha condiviso gli applausi per I ragazzi irresistibili, titolo di apertura della Stagione. «È stato un onore e una gioia grande tornare qui per la prima volta dopo la magnifica ristrutturazione. È stato particolarmente emozionante portare le parole di Eduardo in un teatro così virtuoso ed esempio per tutta Italia», si legge nella testimonianza di Fausto Russo Alesi. «L’unico vero problema al Donizetti è dover andare via», aggiunge Silvio Orlando, che insieme alla sua compagnia ha portato in scena Ciarlatani.

© RIPRODUZIONE RISERVATA