
Cultura e Spettacoli / Valle Seriana
Mercoledì 30 Luglio 2025
Contadine, sciatrici e pioniere del turismo nell’album «La montagna al femminile»
LA MOSTRA. Nella mostra che apre il 2 agosto all’hotel Milano Alpen Spa di Castione, una rassegna di immagini d’epoca rivela la condizione della donna in quota. Ogni fotografia «racconta» la sua storia con un qr code.

Castione
Dalle figure contadine alle alpiniste, dalle sciatrici alle pioniere del turismo: il ruolo delle donne nelle comunità montane dell’arco alpino, tra la fine dell’Ottocento e gli Anni Settanta del secolo scorso, è stato più vario e articolato di quanto potrebbe parere a prima vista. Frutto di un lavoro di ricerca iniziato nel 2021 dal Dipartimento di studi umanistici dell’Università Iulm di Milano, la mostra fotografica itinerante «La montagna al femminile» racconta proprio il ruolo che la donna ha avuto nella storia recente della montagna italiana. Allestita negli spazi dell’hotel Milano Alpen Spa di Castione della Presolana, sarà visitabile dal 2 al 24 agosto, tutti i giorni dalle 10 alle 22, con ingresso gratuito. Nelle sue tre sezioni - «Donne e terra», «Donne e vetta» e “Donne e viaggio” - raccoglie un centinaio di scatti, molti dei quali provenienti proprio dalla storia recente di Castione.
Ricerche d’archivio
«L’Università Iulm lo scorso anno ha prospettato la possibilità di portare avanti sul nostro territorio la ricerca che aveva già coinvolto molte località montane dell’arco alpino centro-orientale - spiega Roberto Iannotta, curatore della tappa castionese della mostra -. Noi abbiamo accolto la proposta e abbiamo contribuito a raccogliere materiale fotografico dedicato alle donne tra l’inizio del Novecento e gli Anni Settanta, in parte dall’archivio della biblioteca e in parte dagli album di famiglia di residenti e villeggianti». Un’operazione che si è rivelata tutto fuorché semplice per via della reperibilità della documentazione, soprattutto quella più datata: «Si trova parecchio materiale dagli Anni Cinquanta in poi, ma per la fase precedente non è stato semplice - ammette Iannotta -. Le curatrici del progetto, Monica Morazzoni e Valeria Pecorelli, sono entrate in contatto con le comunità di tanti luoghi diversi, dal Bellunese al Cadore, da Bormio a Livigno e dal materiale recuperato hanno iniziato a tematizzare il ruolo della donna, trovando elementi comuni nelle diverse aree».
Protagoniste del lavoro
Emerge, in primis, il suo ruolo nell’attività di gestione della casa e del territorio che vede le donne protagoniste del lavoro e del’organizzazione delle attività necessarie al sostentamento della famiglia e, per esteso, dell’intera comunità. «Quando gli uomini emigravano verso la pianura o all’estero per lavoro, la gestione dell’intero paese rimaneva in mano alle donne - osserva il curatore della mostra -, che non si occupavano solo della sfera domestica, ma anche della cura degli animali, dell’agricoltura e in generale del territorio. In molti casi sono state loro ad avviare anche le prime forme di turismo, ospitando persone in casa, talvolta modificando la disposizione delle proprie case per mettere degli spazi a disposizione di chi veniva a soggiornare».
Alpiniste importanti
Ci sono poi figure di donne alpiniste e sciatrici, come - per la zona di Castione - quella di Amelia Pansera, che nel 1931 aprì una via sulla parete orientale della Presolana, salendo insieme ad altri due scalatori, Giulio Cesareni e Franco Berizzi. «Non solo nelle località più famose dell’arco alpino, ma anche da noi ci sono state donne che hanno avuto un ruolo importante nell’alpinismo - conclude Iannotta -. Le foto esposte metteranno a confronto le esperienze di varie località: accanto a quelle di Castione ce ne saranno infatti di provenienti da altre aree». Grazie a un qr-code presente vicino ad ogni scatto, i visitatori potranno conoscere la storia delle donne rappresentate, e insieme comprendere la rappresentatività delle loro vicende. L’inaugurazione della mostra è in programma sabato 2 agosto alle 18.
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