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Giovedì 30 Ottobre 2025
L’Accademia Carrara vince il Premio italiano di architettura per il miglior edificio
ALLA TRIENNALE. Il riconoscimento, promosso da Triennale Milano in collaborazione con Maxxi, ad Antonio Ravalli.
Bergamo
Il progetto di ampliamento e valorizzazione dell’Accademia Carrara di Bergamo, sviluppato da Antonio Ravalli Architetti, ha vinto il «Premio italiano di architettura 2025» per il miglior edificio. Un riconoscimento prestigioso promosso da Triennale Milano in collaborazione con Maxxi, Museo nazionale delle arti del XXI secolo.
Le motivazioni degli organizzatori
«Il progetto di Antonio Ravalli Architetti per Accademia Carrara - si legge nelle motivazioni - ha raggiunto due obiettivi importanti: la riorganizzazione di accessi e circolazione interna del museo e la realizzazione di nuovi servizi ai visitatori, come giardino e caffetteria. Il corpo lineare, che si insinua tra la facciata occidentale e il basamento di pietra che mediava tra l’edificio e il paesaggio antistante, è al tempo stesso un portico, una rampa, un elemento di distribuzione, un sistema di nuovi spazi affacciati sulla città. La sua forma, volutamente incerta, si adatta al contesto e all’edificio esistente incorporando elementi e materiali diversi: pietra, acqua, legno, metallo e resti archeologici».
«Recupero di spazio verde dimenticato»
L’architetto Antonio Ravalli racconta l’idea alla base del progetto, che si poneva l’obiettivo «di rendere più funzionale il percorso del museo e accrescerne i servizi, attraverso il recupero di uno spazio verde pubblico che era stato dimenticato. L’impianto storico del giardino, la sua relazione con l’edificio e con il quartiere sono stati d’ispirazione per l’aspetto linguistico e per così dire poetico dell’intervento, nel momento in cui si è cercato di ripristinare un percorso che rendesse leggibile questa parte intermedia della città, tra la bassa e l’alta. Uno degli aspetti più sfidanti è stato il controllo della luce affinché fosse simultaneamente visibile l’interno e l’esterno, le nuove parti di raccordo tra i piani e il giardino».
«Al passo con gli standard europei»
Soddisfatta la sindaca e presidente di Fondazione Accademia Carrara, Elena Carnevali: «Il premio testimonia l’impegno di Accademia Carrara a essere parte dello scenario internazionale dei musei che offrono spazi sempre più moderni di condivisione della cultura, adattandosi alle necessità contemporanee. Una collezione straordinaria come quella della Carrara, memoria e simbolo del collezionismo italiano, impone un’attenzione altrettanto straordinaria a come viene custodita e resa fruibile al pubblico. Rinnovare i propri spazi a favore di una sempre migliore valorizzazione del patrimonio significa essere interpreti dello spirito del tempo, tenendo il passo con gli standard museali europei e non solo. Un sentito ringraziamento alla precedente amministrazione e al presidente di allora della Fondazione, Giorgio Gori, per aver avuto la visione di investire in questo progetto».
«Accademia Carrara custodisce e valorizza saperi passati per raccontarli oggi e trasmetterli al domani», dice Gianpietro Bonaldi, general manager di Fondazione Accademia Carrara: «In questo, la sua relazione con l’architettura è puntuale. Che un progetto oggi, si innesti con armonia su un edificio museale di ieri è un esempio perfetto della relazione continua e pura tra passato, presente e futuro nell’arte come nell’architettura. La Carrara è un luogo vivo che cambia col tempo rispondendo alle esigenze dei suoi pubblici, sempre rispettando la necessaria qualità in ogni suo intervento come è stato per questa iniziativa che restituisce alla comunità un museo con un nuovo e rigoroso allestimento e con oltre 3.000 metri quadrati di spazio verde fruibile».
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