Le foto di Moreschi e le storie di Lagioia alla Fiera dei Librai

FINALE. Sul Sentierone, all’auditorium e al Centro San Bartolomeo due giornate fitte di appuntamenti. Incontri con Malvaldi, Catalano, Calabresi, Cremaschi.

La giornata odierna alla Fiera dei Librai si presenta ricca, come si conviene all’ultimo weekend della manifestazione. Alle 15 di sabato 29 aprile, nella sala lettura della tensostruttura sul Sentierone, il bergamasco Claudio Cremaschi, già professore e preside, presenta il suo «Kaha. La luce prima del sole» (Bookabook, 2020). La storia è ambientata a Mogadiscio, nei primi anni ’70, e vede protagonista un gruppo di ragazzi in servizio civile, «ispirati da ideali pacifisti e terzomondisti». Alle 16, sempre in sala lettura, Emilio Moreschi illustra il suo volume fotografico «Dalla montagna alla città», in dialogo con Antonio Carminati, direttore del Centro Studi Valle Imagna, che lo ha editato: 347 fotografie in bianco e nero, che sono, anche, un atto di amore verso le Orobie.

«Le montagne delle nostre valli, come tante muse ispiratrici, e gli ambienti umani pazientemente modellati da generazioni di lavoratori, hanno rappresentato un irresistibile richiamo alla bellezza del Creato» spiega Emilio Moreschi.

«Le montagne delle nostre valli, come tante muse ispiratrici, e gli ambienti umani pazientemente modellati da generazioni di lavoratori, hanno rappresentato un irresistibile richiamo alla bellezza del Creato. Quassù, dove la vita è sempre stata sinonimo di sacrificio, ho compreso il valore dell’umanità, nella vita di persone umili e semplici», spiega Moreschi. «I montanari - continua l’autore - sin quando hanno mantenuto relazioni dirette e operose con i loro territori, sono stati capaci di azioni straordinarie, perseguite con altruismo e dedizione. Il progresso delle famiglie è stato costruito attraverso il miglioramento delle relazioni con la natura circostante». Nel corso del tempo, però, la vita dura in montagna è stata abbandonata da molti, i paesi si sono spopolati, causa un inurbamento maturato in pochi decenni.

Incontro con Lagioia

Alle 17, all’Auditorium di Piazza Libertà, uno dei big names della Fiera di quest’anno, protagonista del secondo dei tre reading prevista. Nicola Lagioia, finalista nel 2005 del Premio Narrativa Bergamo, con «Occidente per principianti», è divenuto uno degli scrittori più importanti in Italia: vincitore del Premio Strega nel 2015 con «La ferocia», rinuncia a partecipare all’edizione 2021, dove sarebbe stato uno dei candidati più forti con il bellissimo «La città dei vivi», ricostruzione attenta, documentata, dell’assassinio gratuito, assurdo, senza movente, di Luca Varani (Roma, 2016). Direttore del Salone del Libro di Torino dal 2016 sino a quest’anno, ha deciso di lasciare, per un «salutare ricambio».

Nel pomeriggio Calabresi

Alla Fiera proporrà un monologo «Sull’arte di raccontare storie attraverso la letteratura, da Omero ad Amelia Rosselli», dal titolo «Presto saprò chi sono». Alle 18.30, torna all’auditorium di piazza Libertà Mario Calabresi con «Una volta sola. Storie di chi ha avuto il coraggio di scegliere» (Mondadori, 2022), che già aveva presentato, nella stessa sede, nell’ottobre 2022, ospite di Molte fedi. Aalle 21 Guido Catalano con «Smettere di fumare baciando. 107 poesie senza filtro» (Rizzoli). Domani alle 15 al Centro culturale San Bartolomeo Marco Malvaldi presenta il suo «Oscura e celeste» (Giunti), giallo storico su Galileo.

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