
Il piacere di leggere / Bergamo Città
Lunedì 25 Aprile 2022
Cadere e rialzarsi affrontando il futuro senza paura
Tendenze «Voglio condividere la felicità che ho imparato, perché è la cosa più preziosa che ho». L’esperienza del dolore, come racconta Gaia Rayneri in «Un libro di guarigione» (HarperCollins), accomuna gli esseri umani, così come il desiderio di affrancarsene.

L’autrice ha vinto il Premio Bergamo nel 2010 con «Pulce non c’è», che parlava in modo sensibile e incisivo della disabilità, attingendo a una storia personale. In questo romanzo spiega come «andare in pezzi possa servire a farci tornare più interi». Descrive il percorso di guarigione di una giovane donna con un «disturbo borderline della personalità». Lo spunto è autobiografico: «Ciò che rende raccontabile il dolore è averlo compreso e superato. È il racconto della mia esperienza, che scelgo di condividere perché spero possa essere utile».
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