Compiti di autostima per sfuggire alla presa dell’ansia

IL LIBRO. Come gestire inquietudini e paure senza «perdere la testa»? Una strada può essere quella di mantenere «le mani occupate», disegnando oppure colorando, come suggerisce Cecilia Carantano nel «quaderno operativo» «Ansia, panico e altri incubi» (Sem edizioni).

Parte dall’idea che l’ansia nasca dall’assenza di risposte alle nostre domande, dal timore del futuro, dall’incertezza su come affrontare una situazione. Il suo quaderno suggerisce una serie di «compiti» per favorire l’autostima, una maggiore consapevolezza di sé e del mondo, un aiuto a convivere con le piccole e grandi questioni della vita di tutti i giorni. Mette a nudo una serie di trappole e automatismi che «soffocano» la mente, mostrando che a volte per liberarsene e stare meglio basta cambiare prospettiva.

«Il grande libro dell’ansia» (Gribaudo) di Barbara Franco usa un approccio adatto a genitori ed educatori: offre strumenti utili «per crescere bambini più sereni» e aiuta a riconoscere nei piccoli i segnali che rivelano un eccesso d’ansia, raccogliendo indicazioni utili per contrastarla e risolverla. Indaga nelle «Psicotrappole» (Tea) il saggio di Giorgio Nardone, psicologo e psicoterapeuta, utile per imparare a individuare «le sofferenze che ci costruiamo da soli», e che finiscono per imprigionarci in labirinti (apparentemente) inestricabili. «Calma la scimmia che hai in testa» (Giunti) contiene infine i consigli di Don Macpherson, mind coach britannico esperto in psicologia dello sport. Ha allenato campioni di rugby, golf, calcio e formula uno partendo dalla loro condizione emotiva. Nel libro propone spunti ed esercizi per imparare a controllare «la scimmia interiore» e «vincere» una vita più serena.

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