I legami familiari tra amore, dolore e crescita

TENDENZE. C’è una luce, nel cielo, che ogni giorno ricorda ad Arthur la sua mamma. Sono passati 23 anni da quando lei se n’è andata, ma ricorda ancora quella sera, in cui tutto in casa gli sembrava strano e sbagliato.

Aveva cinque anni quando sua madre gli ha raccontato di aver ricevuto un incarico speciale: l’ha definita una «missione spaziale», su un lontano pianeta per disegnare le stelle che ogni notte illuminano l’universo. Poetico, fiabesco, commovente «La fabbricante di stelle» (Rizzoli) di Melissa da Costa entra in punta di piedi nei rapporti familiari e nel legame speciale tra madre e figlio.

Un modo per scoprire che l’immaginazione è la qualità più bella del mondo, capace di trasformare la vita nei momenti più difficili; grazie all’amore alla fine riesce a guarire le ferite più profonde.

Unisce tre generazioni, tre epoche e altrettanti sguardi sulla vita «Di madre in figlia» (Feltrinelli) di Concita De Gregorio. Segue le vicende di Marilù, Angela e Adelaide, detta Adè. Marilù è stata una donna molto libera, ha vissuto la sua giovinezza nei psichedelici anni Settanta, tanto che sua figlia Angela si è sentita distante da lei e talvolta trascurata. La donna si trova costretta ad affidarle sua figlia Adé, adolescente che preferisce la rete al mondo reale. L’incontro tra nonna e nipote sembra arduo, in un’estate che parte sotto i peggiori auspici, ma poi si rivela un’occasione salvifica per tutte e tre, tempo d’avventura, crescita e trasformazione.

In «Un giardino segreto a Parigi» (Salani), infine, è l’amicizia ad aiutare la protagonista Charlotte a superare il dolore per la morte della madre, cercando di ripercorrerne la storia e i segreti nella sua casa parigina: un ritorno alle radici per trovare nuovo slancio verso il futuro.

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