«I lucci della via Lago» di Giuseppe Festa vince il Premio Bancarellino: scelto dai ragazzi

Il libro Si conferma amatissimo, dopo il riconoscimento in ricordo di Rodari nel 2021. Mercoledì 25 maggio la presentazione a Predore con i protagonisti.

Dopo il Premio Rodari 2021, Giuseppe Festa si aggiudica anche il Premio Bancarellino 2022 con «I lucci della via Lago» (Adriano Salani editore). Il premio è stato assegnato sabato a Pontremoli, in Toscana, da 630 alunni delle scuole secondarie di 1°grado, provenienti da tutta Italia, in rappresentanza dei 7.200 loro compagni che hanno partecipato al Progetto Lettura 2022, per votare il loro libro preferito. Milanese, laureato in Scienze naturali, appassionato musicista, Festa si occupa di educazione ambientale ma è anche cantante e autore del gruppo Lingalad.

Il romanzo «I lucci della via Lago» è ambientato nell’estate del 1982, quella di un’edizione rimasta mitica dei Mondiali di calcio vinti dall’Italia. Mauri e i suoi amici, come ogni anno, trascorrono intorno al lago i lenti giorni che già profumano di estate, tra giochi inventati al momento, gare di nuoto e incontri di pallone improvvisati in piazza. Ma un fatidico giorno tutto cambia: nel tentativo di pescare un leggendario e gigantesco pesce Brando, il migliore amico di Mauri, finisce in fondo al lago per non riemergere più.

Al dolore incredulo di tutto il gruppo di amici si aggiunge l’inquietudine generata dalla comparsa di misteriosi biglietti scritti nella grafia di Brando. L’ombra del dubbio si allunga così sulla via lago, alzando un velo di sospetto tra solide amicizie e amori appena sbocciati. Un romanzo di formazione dove avventura, amore e mistero si intrecciano in una breve estate impazzita, quella dei tredici anni: l’estate in cui tutto diventa possibile.

«Ho scritto questo libro durante il primo lockdown – racconta l’autore –. Nell’immobilità di quel presente ho ritrovato una pagina del mio passato: un’estate vissuta all’ombra della Mezza Torre, nella casa dei miei nonni, custodi di un vecchio maniero in riva al lago d’Iseo».

«Ho scritto questo libro durante il primo lockdown – racconta l’autore –. Nell’immobilità di quel presente ho ritrovato una pagina del mio passato: un’estate vissuta all’ombra della Mezza Torre, nella casa dei miei nonni, custodi di un vecchio maniero in riva al lago d’Iseo. Le avventure, i primi amori, la vita, la morte, il mistero: tutto è ritornato a respirare come allora, sussurrandomi la storia dei “Lucci della via Lago”».

Il romanzo sarà al centro di una presentazione speciale a Predore, nella Chiesa Vecchia citata più volte nel libro. «E dopo la presentazione – spiega Festa –, faremo una passeggiata per la via lago e il pubblico potrà conoscere alcuni dei “lucci” originali (ormai cresciutelli ma con lo stesso spirito di allora), che racconteranno alcuni aneddoti negli stessi luoghi raccontati nel libro». L’annuncio ha destato molta attesa, e sono già arrivate prenotazioni da fuori regione. Appuntamento mercoledì, alle 20,45, al Centro civico San Giovanni Battista, via Arrio Muciano, a Predore. Ingresso gratuito, prenotazione consigliata telefonando alla biblioteca (035-92.34.87).

Non solo scrittore, Festa è anche un appassionato musicista. Cantante e autore del gruppo Lingalad, la sua musica, carica di suggestioni evocate dal mondo naturale, ha incontrato un vasto consenso di critica e di pubblico e lo ha portato a esibirsi su prestigiosi palcoscenici internazionali, da New York a Bruxelles, da Toronto a Francoforte.

Non solo scrittore, Festa è anche un appassionato musicista. Cantante e autore del gruppo Lingalad, la sua musica, carica di suggestioni evocate dal mondo naturale, ha incontrato un vasto consenso di critica e di pubblico e lo ha portato a esibirsi su prestigiosi palcoscenici internazionali, da New York a Bruxelles, da Toronto a Francoforte. Ha prestato più volte servizio di volontariato al Parco Nazionale d’Abruzzo, vivendo a stretto contatto con i guardaparco. Tra le montagne abruzzesi ha imparato a conoscere e amare gli orsi.

Per Salani ha pubblicato anche «L’ombra del gattopardo» (2014), «La luna è dei lupi» (2016), «Cento passi per volare» e «Incontri ravvicinati del terzo topo» (2019), che hanno venduto oltre 50 mila copie. Natura protagonista anche ne «I figli del bosco» (Garzanti). Lo scrittore è stato vincitore di numerosi premi tra cui il 60º Premio Selezione Bancarellino 2017. I suoi libri sono tradotti in vari Paesi, fra cui la Cina. Con l’ultimo, «Una trappola d’aria» (Longanesi), Festa ha virato invece verso il thriller: una storia di omicidi seriali ambientata nel gelido Nord delle Isole Lofoten. Resta il legame con la natura selvaggia e la necessità di conservarla.

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