La via della felicità: imparare a guardare con il cuore

«Nel cuore siamo a volte un po’ ciechi. La cosa più importante che dovremmo imparare tutti è come si insegna al cuore a vedere».

Daniele Cassioli con Salvatore Vitellino accetta la sfida nel saggio «Insegna al cuore a vedere» (DeAgostini) per mostrare che «il bello è oltre la superficie delle cose». Il punto di partenza è particolare: Cassioli, infatti, cieco dalla nascita, 25 volte campione del mondo di sci nautico, laureato in fisioterapia, oggi è life coach e formatore. Parte da questa esperienza per spiegare come una visione nitida di sé possa aiutare ad affrontare meglio la vita, fino a scoprire che «la paura è la vera disabilità».

Anche Camilla Pang, giovane scienziata e divulgatrice, sceglie una prospettiva insolita, che attinge alla sua storia personale: all’età di 8 anni le è stato diagnosticato un disturbo dello spettro autistico, a 26 ha scoperto di soffrire di Adhd (disturbo da deficit di attenzione e iperattività). Questo non le ha impedito di studiare biochimica, di ottenere un dottorato di ricerca in bioinformatica e poi di lavorare come ricercatrice nel campo dell’intelligenza artificiale. Il suo «Manuale di istruzioni per comprendere gli umani» (Corbaccio) parte quindi dalla scienza per osservare la complessità delle relazioni e offre spunti per capire meglio se stessi. Sara Melotti, infine, invita a guardarsi dentro con coraggio e a prendere una direzione coerente ne «La felicità è una scelta» (Piemme). Fotografa di moda, viveva a New York. A un certo punto però, stufa di stare in una «fabbrica di illusioni», ha deciso di mollare tutto e viaggiare per il mondo, cercando di dare con i suoi scatti un senso diverso alla parola «bellezza».

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