Lulù e Giò, un amore a fumetti nato nel Centro diurno integrato

CISERANO. La storia dei due anziani è una delle 10 narrate nel libro nato da una rete di enti e disegnato da Luciano Finazzi.

La storia più romantica è quella di Lulù e Giò, lei 91 anni e lui 87, tornati a riscoprire la tenerezza mentre frequentavano il cdi (centro diurno integrato) di Ciserano. Ma sono tutte particolarmente significative le 10 storie contenute nel libro a fumetti «Il posto delle storie-racconti dai centri diurni integrati» che cinque enti bresciani e bergamaschi gestori in tutto di sei centri diurni integrati hanno pubblicato in occasione dell’anno di «Bergamo-Brescia Capitale della cultura 2023»: si tratta della Fondazione San Giuliano con i cdi di Boltiere e Ciserano, le cooperative Namastè e Paese con rispettivamente i cdi di Treviolo e Endine Gaiano, la Fondazione Vaglietti che gestisce il cdi a Cologno al Serio e il Solco consorzio cooperative sociali con il cdi di Palazzolo sull’Oglio.

Il progetto punta a valorizzare la cultura della memoria fra gli anziani del territorio che ogni giorno si recano a un cdi per poi fare ritorno di sera alla loro abitazione: «Tutto è partito nel 2021 – spiega Eugenio Facchinetti, presidente della cooperativa sociale Paese – dopo un incontro avvenuto alle Confcooperative Brescia che aveva come tema “Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023”. Dalle riflessioni emerse durante quell’incontro è nata l’idea di contattare altri enti che gestiscono centri diurni integrati per pensare ad un progetto insieme che raccontasse storie di donne e uomini con una cosa in comune: la frequenza in un centro diurno integrato».

Per raccontare queste storie in un modo diverso dal solito è stata scelta la forma del fumetto. Prima di mettere tutto in disegni (compito affidato all’artista e arteterapeuta bergamasco Luciano Finazzi) bisognava raccogliere le storie. E questo compito è stato svolto dagli operatori delle strutture assistenziali coinvolte, che ogni giorno coinvolgono in diverse attività gli ospiti delle strutture assistenziali. Il risultato sono 10 storie i cui protagonisti (per i quali vengono usati nomi di fantasia) raccontano la loro vita partendo dal loro passato fino ad arrivare ad un presente che è molto cambiato dopo che hanno iniziato a frequentare il cdi.

Ed un caso esemplare è proprio quello di Lulù e Giò (che purtroppo nel frattempo è deceduto) che, da uno stato di apatia emotiva, sono tornati a riscoprire tenerezze e sentimenti. Si sono conosciuti al cdi di Ciserano poi la loro amicizia è diventata qualcosa di più, fino all’ufficializzazione del loro fidanzamento durante un gita sociale al mare.

«Noi abbiamo imparato da questa storia – si legge sull’ultima vignetta del fumetto che li riguarda – che ci può essere amore per tutti in questo mondo». «Essere in un cdi – spiega Marco Ruggeri direttore della Fondazione San Giuliano – non vuol dire diventare semplici bersagli di un servizio. La vita che viene vissuta nelle nostre strutture assistenziali deve essere significativa. E se due persone riescono da noi a sentirsi in un ambiente così famigliare da tornare a riprovare emozioni e, addirittura innamorarsi, allora significa che abbiamo raggiunto il nostro obbiettivo».

Il libro sarà stampato in 1.500 copie e messo in vendita a partire da settembre. La presentazione è invece prevista all’«Alzheimer fest» che si terrà il 23 e 24 settembre a Cologno.

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