Una lenta «erosione» di memorie e ricordi

Protagonista assoluta di «Erosione», l’ultimo romanzo di Lorenza Pieri, è la vecchia casa al mare di famiglia a Chesapeake Bay, sulla costa atlantica degli Stati Uniti. La casa acquistata decenni prima da Giovanni detto Joe quale simbolo evidente della fortuna cercata e trovata negli Stati Uniti è ora al centro di un confronto serrato tra tre fratelli, Anna, Geoff e Bruno, i nipoti di Joe. Dopo continui tentativi di salvarla dall’avanzamento sempre più repentino delle maree, i tre fratelli hanno deciso di vendere la vecchia abitazione.

Ora tutti e tre si trovano ognuno con uno scatolone in mano, idea di Anna, dentro cui riporre solo i ricordi più stretti di una vita trascorsa tra quelle mura. Spettatrice inconsapevole, l’anziana madre, da tempo vedova del figlio di Joe e colpita dal morbo di Alzheimer.

«Erosione» è costruito in tre capitoli che rappresentano il punto di vista e i ricordi di ognuno dei fratelli. Scorrono tra le pagine scene di vita passata, rimpianti e conflitti sopiti: gli errori e le sorprese di una vita a cui la casa ha fatto da sfondo come da riparo. La scrittura di Lorenza Pieri evita accuratamente i facili sentimentalismi come le più banali forzature, lavora sulla quotidianità, su quegli oggetti minimi che sanno contenere oltre che la memoria anche le sfumature caratteriali dei protagonisti.«Erosione» è un vero e proprio romanzo a indizi, un giallo che non persegue la ricerca di alcun colpevole se non lo scorrere naturale e implacabile degli anni così come degli errori e delle incomprensioni che ugualmente alla marea hanno avuto nella casa un argine e un possibile contenimento.

«Erosione» è un vero e proprio romanzo a indizi, un giallo che non persegue la ricerca di alcun colpevole se non lo scorrere naturale e implacabile degli anni

Ogni oggetto corrisponde a un ricordo preciso, un giorno in cui tutto - col senno del poi - è cambiato, oppure un atto mancato, come capita a Geoff, il più fragile dei tre fratelli con la scatola con i lunghi fiammiferi. La casa con la sua vista sulle onde dell’oceano sembra aver esaurito il suo ruolo e ora che le scatole dei tre fratelli sono piene tutto quanto pare assurdo quanto doloroso. Al suo terzo romanzo Lorenza Pieri da forma ad un’epica famigliare fatta di scarti minimi e di quel perenne fallimento esistenziale che sembra segnare i figli di un sogno - quello americano - che ha preso sempre più la forma di un incubo fatto di inadeguatezza e solitudine. La memoria assume la forma di un insieme di oggetti banali, ma preziosi per affrontare un futuro senza più alcuna rete possibile di salvataggio. Un romanzo sulle relazioni e sul tempo complicato che sembra porsi davanti a tutti noi.

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