A Bottanuco l’invasione degli alpini: in 5mila all’adunata sezionale

IL RADUNO. La sfilata aperta da 400 ragazzi. «Il nostro senso di appartenenza va trasmesso a loro». A Curno l’appuntamento per il 2024.

Grande successo domenica 10 settembre mattina per la 38a adunata degli alpini della sezione di Bergamo, nota come «Berghem de sass», organizzata dal gruppo di Bottanuco e dagli altri gruppi Ana dell’Isola sud: Bonate Sotto, Calusco d’Adda, Chignolo d’Isola, Medolago, Solza, Suisio e Madone. Complice la bella giornata di settembre, le aspettative più ottimistiche sono state soddisfatte con oltre 5mila penne nere in sfilata e tanta gente lungo le vie imbandierate di Bottanuco. Presenti circa 240 alfieri con i gagliardetti, quasi la totalità dei 278 gruppi orobici. Graditi ospiti i vessilli delle sezioni «amiche» di Alessandria, Brescia, Colico, Cremona-Mantova, Lario Lecco, Luino, Milano, Monza, Piacenza, Valcamonica, Valtellina. Forte presenza anche delle amministrazioni con circa 60 sindaci.

Ad aprire la sfilata, accompagnata dalle fanfare, 400 ragazze, ragazzi, bambini e bambine che hanno rappresentato gli oltre mille partecipanti ai 23 campi scuola promossi dalla sezione e dai gruppi alpini nel corso di quest’anno. L’importanza di questa attività, che impegna molto le penne nere, è stata ribadita anche da alcuni striscioni che recitano: «Campi scuola: Alpini di domani» e «Insegniamo al futuro, ricordando il passato», messaggi portati lungo il percorso proprio dai ragazzi.

Ed il tema del passaggio del testimone tra veci e bocia è stato al centro dei discorsi che si sono svolti al campo sportivo, dopo l’alzabandiera che ha aperto ufficialmente l’adunata, i cui momenti sono stati scanditi dallo storico ed autorevole cerimoniere Giancarlo Sangalli. Oltre che rappresentato dai tre cappelli portati dai compagni del gruppo di Carenno, a ricordare tre veci andati avanti.

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