Delitto di Valverde, il pm chiede l’ergastolo per il compagno di Viviana

Il pm Paolo Mandurino ha chiesto l’ergastolo per omicidio volontario per Cristian Locatelli, 42enne di Terno d’Isola, in carcere dall’aprile 2020 con l’accusa di aver ucciso di botte la convivente Viviana Caglioni, 34 anni, nell’abitazione di via Maironi da Ponte in zona Valverde.

Il pm Paolo Mandurino ha chiesto l’ergastolo per Cristian Locatelli, 42enne di Terno d’Isola, a processo per omicidio volontario e maltrattamenti. L’uomo è in carcere dall’aprile 2020 con l’accusa di aver ucciso di botte la convivente Viviana Caglioni, 34 anni, nell’abitazione di via Maironi da Ponte in zona Valverde. L’episodio risale alla tarda serata del 31 marzo 2020, pieno lockdown. La 34enne era finita all’ospedale Papa Giovanni in coma profondo: morirà il 6 aprile. Locatelli ha sempre sostenuto che la convivente, in stato di ubriachezza (1,94 il tasso alcolemico), era caduta da sola battendo il capo contro lo spigolo di un mobile nell’appartamento dello zio della vittima al piano di sotto. Il pm ha invece ritenuto attendibile la testimonianza proprio dello zio Giampietro Roncoli che accusa Locatelli di aver picchiato per più di mezz’ora la nipote e dice di averla vista accasciarsi dopo un colpo sferratole nel corridoio della sua abitazione.

Mandurino ha ricordato che l’imputato non ha mai fornito una versione univoca dei fatti, ma diverse e in contraddizione tra di esse. Il movente il pm l’ha individuato in una gelosia «ossessiva e folle», non confortata dalle circostanze. Omicidio volontario, quantomeno con dolo eventuale, è l’ipotesi sostenuta dal sostituto procuratore. Tre le aggravanti individuate dall’accusa, tutte in grado di far scattare l’ergastolo: il fatto di aver compiuto l’omicidio in occasione dei gravi maltrattamenti a cui l’imputato sottoponeva la vittima; i futili e abietti motivi e la recidiva infraquinquennale, visto che Locatelli ha collezionato 28 precedenti tutti connotati dall’atteggiamento violento, come rapina, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni

Prossima udienza il 13 ottobre. Parleranno il legale della madre della vittima, costituitasi parte civile, e l’avvocato Luca Del Bue, difensore dell’imputato.

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