Morto in casa da un mese. Il dramma di un sessantenne

ROMANO. Viveva da solo. Nessun segno di violenza, ma per scrupolo è stata comunque disposta l’autopsia.

Un uomo di 60 anni è stato trovato morto martedì pomeriggio nel suo appartamento in un palazzo popolare situato tra di via Pagliarini e piazza Locatelli a Romano. Il decesso risale ad almeno un mese fa. Dai primi accertamenti non sono risultati elementi che possano far sospettare a una morte violenta. Il medico legale che ha compiuto l’ispezione cadaverica ha però consigliato, per scrupolo, l’autopsia, dal momento che il corpo era in avanzato stato di decomposizione ed era complicato individuare a occhio nudo eventuali lesioni sospette.

L’uomo deceduto è un italiano incensurato che viveva da solo dopo la separazione della moglie. Martedì qualche vicino ai carabinieri, che nel palazzo erano arrivati per dare assistenza agli ufficiali giudiziari impegnati in uno sfratto, ha raccontato del fetore proveniente dall’appartamento. Così i militari hanno avvertito i vigili del fuoco, che hanno aperto la porta, chiusa a chiave dall’interno. Rispetto all’omicidio di Mapello - la 62enne trovata cadavere in casa il 21 aprile scorso, a quasi due mesi dalla morte -, in questo caso non c’erano dettagli che facessero drizzare le antenne. La porta, come detto, era chiusa a mandate dall’interno e in casa sono state trovate le chiavi. Nell’appartamento non c’era una situazione di disordine tale da far supporre a un furto, una rapina o un’aggressione.

La salma del sessantenne è stata portata all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo, dove nei prossimi giorni verrà compiuta l’autopsia. L’ipotesi più probabile per il momento resta quella del decesso causato da un malore.

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