Niente doccia nei centri sportivi dell’Isola

Caro bollette. Le indicazioni dell’Ambito condivise con i Comuni e i gestori per far fronte agli aumenti delle tariffe. Riscaldamento spento negli spogliatoi, fino a 16 gradi nelle palestre. Si farà eccezione per le partite di campionato.

Le docce si faranno a casa. Almeno dopo gli allenamenti. E gli spogliatoi, al freddo. Con il caro bollette che incalza e i bilanci da far quadrare, i Comuni dell’Isola corrono ai ripari. Non tutti subito e non tutti allo stesso modo, ma la linea comune è dettata. Quindi niente riscaldamento all’interno degli spogliatoi, utilizzo delle docce esclusivamente per le partite di campionato e riscaldamento all’interno di palazzetti, palestre e tensostrutture secondo la normativa nazionale vigente e pertanto con un limite massimo fissato a 16 gradi centigradi.

«A seguito degli incontri avvenuti con le Amministrazioni locali e al confronto con i gestori di altri centri sportivi provinciali – si legge nella nota dell’Ambito Isola bergamasca – per garantire l’utilizzo dei centri sportivi e scongiurare le ipotesi di chiusura o dell’aumento delle tariffe a causa degli aumenti del prezzo di gas ed energia elettrica, abbiamo condiviso un primo piano di contenimento energetico. Pur comprendendo il disagio che potranno arrecare queste scelte, si è deciso di procedere in questa direzione per non gravare ulteriormente sulle tariffe, che in alternativa avrebbero visto aumenti del 145% o addirittura la chiusura del centro stesso».

I Comuni possono comunque decidere di non applicare le indicazioni di Aib

I Comuni dell’Isola si sono incontrati settimana scorsa e hanno optato per una linea condivisa, con la possibilità, per ogni Amministrazione, di prendere comunque decisioni in autonomia sul tema.

Intanto sono già scattati i primi provvedimenti. A partire da tutti i centri sportivi gestiti da HServizi: Barzana, Brembate, Brembate Sopra, Grignano, Locate, Madone, Medolago, Ponte San Pietro, Presezzo e Suisio. In tutti gli impianti sono già in vigore le indicazioni di Aib, con i tesserati delle società sportive che non possono fare la doccia dopo gli allenamenti, mentre la possibilità è concessa ai privati che affittano i vari campi, ma con le tariffe aumentate. Il riscaldamento, invece, è spento per tutti. Unica eccezione, per quel che riguarda gli impianti affidati a HServizi, è la piscina di Brembate Sopra. Lì anche negli spogliatoi viene garantito il riscaldamento, così come la possibilità di fare le docce. In tutti gli impianti sono già in vigore le indicazioni di Aib.

Nel frattempo anche altri Comuni si sono allineati. Il primo è stato Filago, seguito a ruota da Mapello e Sotto il Monte. «Mi rendo conto che vengono penalizzate le famiglie – dichiara il primo cittadino di Filago, Daniele Medici –, ma i bilanci comunali devono quadrare. Le spese delle bollette sono quasi triplicate e questa è una scelta obbligata». «Solo così si può garantire il servizio – interviene la sindaca di Mapello, Alessandra Locatelli, che ha comunque deciso di accendere il riscaldamento in occasione delle partite di campionato, quando la doccia è permessa –. I Comuni devono garantire un equilibrio di tutti i servizi offerti. L’alternativa sarebbe stata aumentare le tasse e lì difficilmente poi si torna indietro. Oppure le società sportive potrebbero venirci incontro e pagare la differenza rispetto allo storico delle bollette».

Non si applicano i provvedimenti alla piscina di Brembate Sopra gestita da HServizi

«Ormai anche le famiglie adottano ogni accorgimento per risparmiare – dice il sindaco di Sotto il Monte, Denni Chiappa –. Sono sicuro che capiranno la necessità di questi provvedimenti».

Restano in attesa di ulteriori valutazioni gli altri Comuni, tra cui Bottanuco, Chignolo d’Isola e Ambivere: «Prima di penalizzare le famiglie – dichiara il vicesindaco di Ambivere, Vittorio Leoni – analizziamo bene i dati. Un conto è chiudere per la pandemia. Un altro per una questione economica. Nel frattempo continueremo a investire sull’efficientamento energetico». Quello che permette al Comune di Calusco d’Adda addirittura di risparmiare sui consumi rispetto agli anni precedenti. Nessun provvedimento nemmeno a Bonate Sotto: «Al momento riusciamo a garantire comunque il servizio – conclude il sindaco, Carlo Previtali –. Opteremo per altri accorgimenti, come ottimizzare i turni di allenamento, ma non è nostra intenzione andare a incidere sulla promozione sportiva giovanile».

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