La salute / Bergamo Città
Venerdì 07 Novembre 2025
All’ospedale di Bergamo una nuova tecnologia per ridurre ansia e dolore nei bambini
LA NOVITÀ. Introdotta al Papa Giovanni XXIII la sedazione cosciente con protossido di azoto.
Bergamo
Novità nella Chirurgia pediatrica dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, diretta da Maurizio Cheli. È stato introdotto l’utilizzo del protossido di azoto, conosciuto anche come «gas esilarante», per la sedazione cosciente dei piccoli pazienti durante procedure potenzialmente dolorose.
«L’attenzione alla gestione del dolore, soprattutto in età pediatrica, è parte integrante della nostra missione di cura»
Un’innovazione possibile grazie al contributo del Comitato per il dipartimento di Chirurgia pediatrica Onlus, presieduto dalla signora Mimma Montanelli Coccoli, che da anni sostiene con generosità i progetti dedicati ai bambini ricoverati all’Ospedale Papa Giovanni XXIII.
Come funziona
Il protossido di azoto è un analgesico con azione ansiolitica, usato per la gestione del dolore nei pazienti pediatrici. Viene somministrato attraverso una mascherina, in una miscela di ossigeno e gas al 50% che induce una sedazione cosciente: il bambino resta cioè sveglio e collaborante, ma più sereno e rilassato, con una significativa riduzione dell’ansia e della percezione del dolore. L’utilizzo è indicato per procedure brevi associate a dolore lieve o moderato – come medicazioni, suture, prelievi difficoltosi, punture lombari, riduzione di fratture o piccole procedure chirurgiche ambulatoriali – evitando nella maggior parte dei casi la necessità di una sedazione in sala operatoria e quindi anche il ricovero.
«Clima di fiducia e tranquillità»
«I bambini affrontano con maggiore serenità le procedure e anche i genitori vivono con meno ansia questi momenti. L’utilizzo del protossido di azoto ci permette di creare un clima di fiducia e tranquillità, favorendo la collaborazione del bambino e riducendo notevolmente il disagio emotivo legato alle procedure invasive», ha spiegato Antonella Ghezzi, coordinatrice infermieristica della Chirurgia pediatrica.
«Risultati incoraggianti»
«Dal punto di vista clinico, i risultati sono molto incoraggianti – ha aggiunto Daniele Vavassori, dirigente medico della Chirurgia pediatrica –. In molti casi siamo riusciti a evitare la sedazione profonda e il ricovero, gestendo in sicurezza procedure ambulatoriali anche complesse. È un passo importante verso una chirurgia pediatrica sempre più attenta al comfort e al benessere dei bambini».
Soddisfatto anche il direttore generale dell’Asst Papa Giovanni XXIII, Francesco Locati: «L’attenzione alla gestione del dolore, soprattutto in età pediatrica, è parte integrante della nostra missione di cura. L’introduzione del protossido di azoto rappresenta un passo concreto per migliorare il benessere dei piccoli pazienti, rendendo le procedure più sicure e meno traumatiche».
© RIPRODUZIONE RISERVATA