La salute / Bergamo Città
Giovedì 06 Novembre 2025
Eccesso di tessuto adiposo, l’addominoplastica può aiutare
L’INTERVISTA. Quando ricorrere a questa operazione? Come si svolge l’intervento? Lo abbiamo chiesto al dottor Matteo Marino.
Rimodellare il basso ventre, ridefinire il punto vita, rassodare la pelle della zona addominale. Sono questi gli obiettivi dell’addominoplastica, intervento chirurgico sempre più richiesto, per esempio dopo la gravidanza o in seguito a dimagrimenti importanti. Quando ricorrere a questa operazione? Come si svolge l’intervento? Lo abbiamo chiesto al dottor Matteo Marino, responsabile dell’Unità di Chirurgia plastica e ricostruttiva del Policlinico San Pietro di Bergamo e consulente della Casa di Cura La Madonnina di Milano.
Dottor Marino, a cosa serve l’intervento di addominoplastica?
«L’addominoplastica è un intervento chirurgico, eseguibile con diverse tecniche a seconda delle condizioni cliniche e delle aspettative della persona, che serve innanzitutto per eliminare la pelle in eccesso presente sull’addome, ma anche per ridurre il grasso superficiale (in caso di depositi di tessuto adiposo localizzato è possibile associare una liposuzione), e correggere contestualmente, laddove presente, la diastasi addominale».
Quando può essere indicato quindi?
«Il candidato ideale per l’intervento di addominoplastica è una persona in buona salute con un eccesso di cute e di tessuto adiposo a livello della zona addominale, spesso conseguente a un repentino dimagrimento o a una gravidanza, che tende a non migliorare nemmeno svolgendo un’attività fisica adeguata. Frequentemente all’eccesso di pelle si associa anche un’eccessiva prominenza dell’addome, dovuta alla diastasi addominale ovvero alla lassità dei muscoli retti addominali che, ad esempio dopo il parto, faticano a riposizionarsi correttamente».
Come si svolge l’intervento?
«L’intervento di addominoplastica tradizionale, effettuato in anestesia totale, prevede un’incisione sovrapubica che prosegue lateralmente verso le creste iliache da un fianco all’altro e un’altra che ricade all’interno dell’ombelico. Attraverso queste incisioni viene asportata la pelle e il grasso in eccesso tra il pube e l’ombelico. Una volta asportata la pelle e il grasso vengono applicati dei punti per richiudere le incisioni. Le cicatrici, inizialmente rosse, tendono con il tempo a schiarirsi diventando sempre meno visibili e comunque posizionate in modo da essere completamente coperte da uno slip».
E il post intervento?
Nei primi giorni dopo l’intervento è possibile che sia presente una sensazione d’indolenzimento e di tensione dell’addome e possono comparire lievi lividi, che scompaiono in genere nell’arco di due settimane. Proprio per favorire una ripresa più rapida, al termine dell’intervento si applica una guaina elastica compressiva che ha la funzione di favorire la guarigione dei tessuti, ridurre l’edema (gonfiore), prevenire la formazione di sieromi addominali, proteggere la struttura muscolare ricostruita da eccessive sollecitazioni. Questa guaina deve essere indossata per il primo mese dopo l’intervento evitando di fare sforzi eccessivi ».
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