La salute / Bergamo Città
Mercoledì 29 Ottobre 2025
Ecografi negli studi dei medici di base. «Risposte chiare e rapide ai pazienti»
LA NOVITÀ . Un progetto dell’Asst Papa Giovanni: già formati 24 professionisti, presto altri 25. Tra gli obiettivi diagnosi più tempestive, ma anche meno accessi impropri al Pronto soccorso.
Entro dicembre i bergamaschi potranno contare su un nuovo servizio, direttamente negli studi dei medici di famiglia: l’ecografia «point of care», ossia l’utilizzo dell’ecografo come strumento di supporto immediato alla visita clinica. È il risultato di un progetto promosso dall’Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo in collaborazione con Regione Lombardia e con il sostegno dell’Ordine dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Bergamo, che punta a portare la diagnostica di base più vicina ai cittadini e a rafforzare la medicina territoriale.
Da un lato migliorare la capacità di valutazione clinica e la tempestività delle diagnosi, dall’altro ridurre il ricorso improprio alle strutture ospedaliere e ai Pronto Soccorso
L’obiettivo è rendere più tempestiva e appropriata la valutazione clinica, migliorando la presa in carico dei pazienti e riducendo il ricorso non necessario alle strutture ospedaliere. Il progetto si inserisce nel più ampio programma regionale di «Potenziamento della capacità diagnostica in medicina generale», che mira a dotare i medici di strumenti tecnologici semplici, efficaci e facilmente accessibili. Lo scopo, appunto, è duplice: da un lato migliorare la capacità di valutazione clinica e la tempestività delle diagnosi, dall’altro ridurre il ricorso improprio alle strutture ospedaliere e ai Pronto Soccorso. Il primo corso teorico-pratico, svoltosi dal 17 al 19 ottobre, ha coinvolto 24 medici dei due Distretti del territorio di competenza dell’Asst; un secondo corso, previsto dal 21 al 23 novembre, formerà altri 25 professionisti. A partire da fine novembre, i medici formati e dotati del nuovo strumento potranno utilizzare l’ecografo nei propri ambulatori per eseguire esami diagnostici di primo livello, integrando l’esame obiettivo e orientando con maggiore precisione le successive indagini.
A partire da fine novembre, i medici formati e dotati del nuovo strumento potranno utilizzare l’ecografo nei propri ambulatori per eseguire esami diagnostici di primo livello, integrando l’esame obiettivo e orientando con maggiore precisione le successive indagini
Il percorso formativo
Il percorso formativo, della durata complessiva di 24 ore, è stato progettato appositamente per i medici di medicina generale e guidato da Italo Paolini e Fabio Fichera, due tra i massimi esperti italiani di diagnosi ecografica in medicina territoriale. La Direzione Sociosanitaria dell’Asst, in capo a Simonetta Cesa, e il Dipartimento funzionale di Cure primarie hanno curato la pianificazione e la gestione organizzativa del progetto, con l’obiettivo di rendere operativi i professionisti fin da subito. «Il progetto Pocus (Point of Care Ultrasound) rappresenta un tassello importante di un cambiamento organizzativo che rafforza la medicina territoriale e la capacità di presa in carico dei pazienti – ha dichiarato Francesco Locati, direttore generale dell’AsstPapa Giovanni XXIII –. È un investimento sulle competenze e sulla prossimità: rafforzare la medicina territoriale significa rafforzare tutto il sistema».
L’iniziativa si inserisce in una strategia più ampia di consolidamento delle cure primarie e delle Case di Comunità, puntando su prossimità, tempestività e appropriatezza. Portare l’ecografo negli studi dei medici di famiglia significa ridurre i tempi di diagnosi, semplificare i percorsi dei pazienti e ottimizzare le risorse. Un primo esempio arriva da chi ha già iniziato a utilizzare la nuova tecnologia. «È stato un corso intenso ma davvero bello, pensato per noi medici di famiglia – racconta Valentino Colombi, con studio a Torre Boldone –. Ho già eseguito una ventina di ecografie nel mio studio, non per refertare ma per completare l’esame obiettivo. L’ecografo è uno strumento prezioso: ci permette di dare risposte più chiare e rapide ai pazienti, spesso evitando accessi in Pronto soccorso e riducendo l’ansia di chi si affida a noi».
Per l’Ordine dei Medici di Bergamo, il progetto rappresenta anche un segnale importante per la valorizzazione della professione. «L’iniziativa rafforza il ruolo clinico del medico di medicina generale, contrastando la deriva burocratica della professione e riportando al centro la valutazione clinica – sottolinea il presidente Guido Marinoni –. La sintesi clinica del medico deve essere sostenuta da strumenti semplici ma efficaci, come l’ecografo, che migliorano la qualità dell’assistenza e rendono la disciplina più attrattiva».
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