Il fascicolo sanitario cresce. Sempre più a portata di clic

INFORMATICA . Il nuovo portale conterrà una serie di dati e di documenti riferiti anche alle prestazioni non erogate dal Servizio sanitario nazionale.

La base già c’era, ora arriva un potenziamento. A fine ottobre è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto che introduce il «Fascicolo sanitario elettronico 2.0», un’evoluzione di ciò che i cittadini (e i medici) lombardi hanno già in parte sperimentato. A portata di clic, scorrono (e scorreranno in maniera migliore) le informazioni principali in fatto di esami, referti, prescrizioni. Il nuovo portale conterrà una serie di dati e di documenti riferiti anche alle prestazioni erogate al di fuori del Servizio sanitario nazionale; in maniera più organica, come spiega il decreto, sul Fascicolo sanitario elettronico saranno raccolti i dati identificativi e amministrativi dell’assistito» (comprese le esenzioni, i contatti, i delegati), i referti, i verbali di pronto soccorso, le lettere di dimissione, il «profilo sanitario sintetico» (un nuovo documento socio-sanitario redatto e aggiornato dal medico di base, per riassumere la storia clinica dell’assistito), le prescrizioni specialistiche e farmaceutiche, le cartelle cliniche, le vaccinazioni, l’erogazione di prestazioni farmaceutiche e specialistiche, le lettere d’invito per gli screening.

Nuove funzioni del fascicolo sanitario

Alcune funzioni erano già disponibili, altre saranno implementate. Il passaggio al «Fascicolo 2.0» serve in particolare a rendere più agile il lavoro dei medici: «È un passo in avanti condivisibile, che andava fatto – commenta Guido Marinoni, presidente dell’Ordine dei medici di Bergamo -. In Lombardia il Fascicolo sanitario elettronico è stato introdotto da anni, ma in realtà è ancora poco sfruttato rispetto alle potenzialità. Le novità del decreto riguardano la razionalizzazione delle informazioni». In altri termini, oggi quel portale funziona «come il vecchio cassetto di casa in cui si ripongono tutti i documenti – è la metafora di Marinoni -, perché ogni referto viene archiviato come un file Pdf. Nel nuovo Fascicolo si introducono nuove funzioni di ricerca che evitano di dover aprire tutti i file, in sostanza si rende più semplice il dialogo tra i diversi file e la ricerca di un’informazione da parte del medico, anche con applicazioni utili in chiave clinica, per esempio quando si devono cercare determinati valori».

Migliora il dialogo tra sistemi informatici

Altre novità positive: «Si andrà a migliorare il dialogo tra i sistemi informatici dei medici di famiglia e gli ospedali, e poi si faranno dialogare in maniera più efficiente i Fascicoli sanitari introdotti dalle diverse regioni», aggiunge Marinoni. Alcuni elementi, invece, andranno valutati meglio in corso d’opera: «Sul “profilo sanitario sintetico”, o “patient summary”, ho qualche perplessità – rileva Marinoni -: se non viene aggiornato puntualmente, non ha senso. Resta poi una questione di fondo legata alle infrastrutture informatiche e alla connettività: il Siss (il Sistema informativo sociosanitario di Regione Lombardia, ndr) ha spesso problemi, e in più si sconta ancora un problema di connessione nelle aree più periferiche. Lo sviluppo di nuove piattaforme deve andare di pari passo con il miglioramento di questi altri elementi».

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