
La salute
Martedì 15 Luglio 2025
La forza dei volontari: in oltre cinquemila contro il cancro al seno
I DATI. Dal report «Analisi del Valore Sociale generato dalle associazioni di volontariato del tumore al seno 2024».
Oltre un milione e 300mila ore di volontariato annue, circa 5.000 persone coinvolte ogni anno, perlopiù donne, e 65 milioni di euro raccolti dal 2019 al 2024. Sono questi alcuni dei numeri emersi dal report Analisi del Valore Sociale generato dalle associazioni di volontariato del tumore al seno 2024, presentato a Milano da Europa Donna Italia e realizzato con il supporto metodologico di PwC Italia. Il documento fotografa l’impatto pluriennale dell’attività svolta dalla rete di volontariato oncologico al femminile, sottolineandone il contributo concreto al benessere delle pazienti e al miglioramento del sistema sanitario.
Assistiti 281.000 pazienti
Europa Donna Italia, attiva da oltre trent’anni, coordina circa 190 associazioni distribuite su tutto il territorio nazionale, organizzate in 13 Delegazioni Regionali. Il Movimento nasce con l’obiettivo di creare una rete solida tra le associazioni di pazienti per dar loro rappresentanza istituzionale e visibilità. Dal 2019 al 2024, sono stati erogati fondi per strumentazioni diagnostiche (8,5 milioni di euro) e per strumentazioni di cura (2,3 milioni), grazie ai quali si sono potute effettuare oltre 309.000 visite specialistiche. In totale, sono stati assistiti 281.000 pazienti, supportati anche 24.000 caregiver e familiari, mentre oltre 236.000 donne sono state raggiunte con attività di screening e prevenzione.
Volontari: +49%
L’impegno volontario equivale, per intensità e costanza, al lavoro svolto da 677 persone a tempo pieno per cinque anni, offrendo gratuitamente tempo, professionalità e supporto. Dopo una battuta d’arresto dovuta alla pandemia, il report segnala una ripresa significativa: rispetto al 2020, si registra un +49% di volontari, +33% di ore di volontariato, +30% di donne raggiunte con la diagnosi precoce e +40% di visite e incontri. Il numero dei volontari è cresciuto complessivamente del 16% nel periodo analizzato.
«Azione quotidiana e concreta»
Rosanna D’Antona, presidente di Europa Donna Italia, sottolinea come il volontariato promosso dal Movimento sia credibile, costante e orientato alla costruzione di relazioni mature con gli attori coinvolti nel percorso di cura, dai medici alle istituzioni, dai centri di ricerca alle aziende. L’azione delle associazioni, afferma, è quotidiana e concreta, fondata su uno spirito di collaborazione e fiducia.
Anche Giulia Mariani, Esg Manager di PwC Italia, evidenzia il valore del report, che nella sua sesta edizione propone per la prima volta una lettura complessiva e pluriennale. In un ambito spesso percepito solo come generoso, il documento dà forma misurabile all’impatto reale prodotto dalle associazioni. I dati dimostrano che la rete non solo è attiva e resiliente, ma anche capace di crescere, innovarsi e adattarsi alle emergenze, come accaduto durante la pandemia.
L’importanza di diagnosi precoci
Nel solo 2024 sono stati diagnosticati oltre 53.000 nuovi casi di tumore al seno. Il professor Corrado Tinterri, Direttore della Breast Unit Irccs Humanitas Rozzano e coordinatore del Comitato tecnico xcientifico di Europa Donna Italia, ricorda come i progressi in termini di sopravvivenza siano legati soprattutto alla diagnosi precoce, anche grazie all’estensione dello screening alla fascia 45-49 anni. I nuovi trattamenti hanno inoltre migliorato significativamente le possibilità di guarigione. In questo scenario, le Breast Unit, centri specializzati che offrono presa in carico multidisciplinare, giocano un ruolo chiave. La presenza al loro interno delle associazioni di volontariato contribuisce a migliorare l’esperienza di cura delle pazienti, accompagnandole in ogni fase del percorso, dalla diagnosi alla terapia.
Solidarietà femminile per la comunità
Secondo Diana De Marchi, consigliera delegata alle Politiche Sociali, del Lavoro e Pari Opportunità della Città metropolitana di Milano, Europa Donna Italia rappresenta una realtà visionaria, frutto dell’intuizione del professor Umberto Veronesi. Il suo lavoro testimonia come il Terzo Settore, e in particolare le donne, siano protagoniste attive nella costruzione di una società più equa e solidale, capace di sostenere chi vive momenti di vulnerabilità. L’impegno delle volontarie, afferma, è un esempio concreto di solidarietà femminile al servizio della comunità.
Infine, Loredana Pau, vicepresidente di Europa Donna Italia e coordinatrice della rete associativa, sottolinea l’importanza delle delegazioni regionali, recentemente potenziate per rendere il volontariato sempre più organizzato ed efficace.
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