
La salute / Bergamo Città
Giovedì 10 Luglio 2025
L’Ai in campo per prevenire le cadute dei pazienti
LA NOVITÀ. In Humanitas Gavazzeni un monitoraggio basato sull’intelligenza artificiale ha permesso di prevenire il 79% degli eventi.
La rivoluzione dell’Intelligenza artificiale mostra i suoi vantaggi anche negli aspetti apparentemente meno noti, eppure importanti. Come la prevenzione delle cadute in ospedale, un rischio insidioso per i pazienti più fragili: all’Humanitas Gavazzeni, l’utilizzo di un monitoraggio basato sull’Ai ha permesso di prevenirne il 79%. È quanto dimostra uno studio promosso da Humanitas Gavazzeni, finanziato dal 5 per mille di Fondazione Humanitas per la ricerca e pubblicato sulla rivista scientifica internazionale «Frontiers in Digital Health». Nell’ospedale è stato impiegato per la prima volta in Italia il protocollo «Verso Vision», sviluppato da Humanitas Gavazzeni in collaborazione con l’azienda bergamasca Medi.Ma: un sistema di telecamere installate nelle stanze analizza in tempo reale i movimenti dei pazienti, mentre un algoritmo di Intelligenza artificiale (conforme alla normativa sulla privacy) invia segnalazioni istantanee al personale infermieristico quando vengono individuate delle situazioni di rischio imminente, come tentativi di alzarsi dal letto, uscite dalla stanza o uscite ritardate dalla toilette. Tra il 2023 e il 2024 sono stati coinvolti 52 posti letto di diversi reparti, e lì è stato prevenuto il 79% delle cadute accidentali rispetto alle aree non monitorate.
«Gli ottimi risultati dello studio retrospettivo e i fondi 5 per mille – aggiunge il direttore sanitario Massimo Castoldi – ci hanno permesso di ampliare il progetto a 52 posti letto totali, dandoci la possibilità di proseguire»
«È stato molto importante poter analizzare, con un approccio scientifico, una scelta assistenziale volta a migliorare sempre di più la sicurezza dei pazienti», commenta Emilio Bombardieri, direttore scientifico di Humanitas Gavazzeni. «Gli ottimi risultati dello studio retrospettivo e i fondi 5 per mille – aggiunge il direttore sanitario Massimo Castoldi – ci hanno permesso di ampliare il progetto a 52 posti letto totali, dandoci la possibilità di proseguire». I riscontri sul campo sono concreti: «Il personale infermieristico ha segnalato diversi benefici significativi – spiega Corrado Gervasi, coordinatore infermieristico della Direzione dei Servizi assistenziali di Humanitas Gavazzeni -: maggiore tempestività d’intervento, copertura continua, interfaccia intuitiva e un coinvolgimento più attivo del paziente».
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