Roberta Marchesi è il nuovo direttore delle Cure palliative, terapia del dolore e hospice dell’Asst Papa Giovanni XXIII

Novità all’Asst Papa Giovanni XXIII, Roberta Marchesi è il nuovo direttore delle Cure palliative, terapia del dolore e hospice. Una nomina nel segno della continuità clinica e organizzativa, che valorizza le competenze maturate nell’azienda.

L’esperienza di Roberta Marchesi

Medico specialista in Anestesia e Rianimazione, Roberta Marchesi ha maturato competenze avanzate nella presa in carico con le cure palliative di pazienti adulti e pediatrici, nella gestione dei sintomi complessi nelle diverse fasi di malattia e nel trattamento del dolore acuto e cronico. Dal 2012 Marchesi presta servizio nella stessa Unità operativa che ora dirige, svolgendo attività clinica nei diversi setting di erogazione delle cure palliative, sia all’Hospice «Kika Mamoli e Arnaldo Minetti» di via Borgo Palazzo, sia presso il domicilio. In ambito ospedaliero effettua attività di consulenza ai reparti specialistici e svolge attività ambulatoriale, contribuendo allo sviluppo dei percorsi di cure precoci e simultanee e della consulenza palliativistica in un contesto multidisciplinare, con particolare attenzione alla continuità tra ospedale e territorio. Da due anni è responsabile dell’Unità semplice di Cure palliative precoci e simultanee.

Tra Canada e Stati Uniti

Marchesi ha svolto anche un periodo di perfezionamento clinico di un anno in Canada presso la McGill University, con particolare focus sulla gestione del dolore acuto e cronico pediatrico, ha conseguito un Master biennale di II livello in agopuntura al Centro studi Sowen di Milano e ha frequentato un workshop sulle tecniche di induzione ipnotica in ambito clinico alla Minnesota Society in clinical hypnosis a Minneapolis.

«Una nomina che valorizza competenze professionali di alto livello»

Il direttore generale dell’Asst Papa Giovanni XXIII Francesco Locati, ha espresso a Roberta Marchesi il proprio augurio di buon lavoro: «Questa nomina valorizza competenze professionali di alto livello e una conoscenza profonda della rete delle cure palliative. Il nuovo direttore è chiamato a rafforzare ulteriormente l’integrazione ospedale-territorio, i percorsi di cure simultanee e la qualità delle cure rivolte alle persone più fragili, promuovendo la rete della terapia del dolore anche con strumenti avanzati».