Tumore alla prostata, un aiuto dalla terapia con radiologandi

LA SALUTE. Si effettua anche al «Papa Giovanni».

Il tumore alla prostata è una delle neoplasie più frequenti tra gli uomini, anche in Lombardia, dove si registrano circa 7.000 nuovi casi all’anno. Nonostante l’alta sopravvivenza a cinque anni e un programma regionale di screening gratuito, le forme avanzate restano una sfida significativa. Un recente dibattito pubblico tenutosi a Milano, organizzato da Europa Uomo Italia e Novartis, ha acceso i riflettori sulle nuove frontiere della diagnosi e della cura, con un’attenzione particolare ai pazienti affetti da carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione (mPRPC) PSMA-positivo.

La terapia con radioligandi

In questo contesto si inserisce una novità importante: la Regione Lombardia ha reso disponibile la terapia con radioligandi, una forma avanzata di trattamento che coniuga medicina nucleare e oncologia di precisione. Tale terapia è pensata per pazienti in stadio avanzato, già sottoposti ad altri trattamenti, e consente di colpire in modo mirato le cellule tumorali che esprimono marcatori specifici, risparmiando i tessuti sani.

Secondo Giuseppe Procopio, direttore del Programma Prostata dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, oggi sono disponibili molteplici opzioni terapeutiche per le forme gravi: farmaci ormonali di ultima generazione, chemioterapici, Parp-inibitori destinati a pazienti con specifiche mutazioni genetiche e, più recentemente, i radioligandi. Questi rappresentano una risorsa preziosa, capace di agire in modo selettivo e con bassa tossicità.

Marco Maccauro, direttore della Medicina Nucleare del medesimo Istituto, spiega che la nuova terapia consiste nella somministrazione di un radiofarmaco contenente un ligando in grado di riconoscere e colpire selettivamente le cellule tumorali. L’efficacia deriva dalla capacità del farmaco di individuare e trattare le metastasi contemporaneamente, salvaguardando i tessuti sani e migliorando la tollerabilità complessiva del trattamento.

Oltre alla componente clinica, vi è anche una sfida organizzativa. Come sottolinea Procopio, è essenziale il lavoro di équipe multidisciplinari e l’attivazione di centri altamente specializzati per garantire diagnosi rapide, percorsi strutturati e trattamenti mirati. In questo senso, le Prostate Cancer Unit rappresentano un modello ideale: strutture dedicate dove ogni paziente viene seguito da un team integrato e ha accesso immediato all’innovazione terapeutica.

Dove si effettua la terapia con radioligandi

Attualmente, la terapia con radioligandi è già utilizzata in 4 centri lombardi: l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, l’Istituto Europeo di Oncologia, l’Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo e l’Irccs Istituto Clinico Humanitas. Altri centri, in possesso dei requisiti richiesti, si stanno attivando per rendere il trattamento accessibile a un numero crescente di pazienti sul territorio regionale.

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