Vivere a lungo e meglio: la salute inizia dal cibo

IL LIBRO. Nutrirsi in modo corretto aiuta ad allontanare molte malattie. Da martedì 22 luglio con «L’Eco di Bergamo» un’utile guida sulla medicina alimentare.

Il primo passo è informarsi e farlo correttamente, basandosi sulla scienza e ascoltando i professionisti della medicina. Il secondo passo riguarda le scelte individuali: seguire un’alimentazione corretta e coniugarla a uno stile di vita sano. È così che si possono garantire salute e longevità: lo racconta il libro «La medicina alimentare», scritto dal cardiologo Domenico Tuttolomondo e da martedì 22 luglio in vendita abbinata su richiesta con «L’Eco di Bergamo» a 15 euro, più il prezzo del giornale.

Pagina dopo pagina, il volume risponde ad alcune delle domande oggi più frequenti. Come

possiamo ridurre il rischio di sviluppare una patologia oncologica? Cos’è il colesterolo cattivo? Qual è la corretta alimentazione? Come si riconoscono le fake news? Come impatta l’inquinamento sulla salute? A guidare il lettore è Domenico Tuttolomondo, laureato con lode in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Perugia e specializzatosi in Cardiologia e malattie dell’apparato cardiovascolare all’Università degli Studi di Parma, dove ha poi conseguito anche un dottorato in Scienze mediche e chirurgiche traslazionali. Autore di 69 pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali e citato oltre 750 volte, è attualmente in servizio presso l’Unità di Cardiologia dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma. «È un dato scientificamente solido – premette il medico – che il cibo abbia un’influenza significativa per la salute e la longevità e per la riduzione del rischio di malattie come l’infarto cardiaco, l’ictus cerebrale e i tumori: alcuni cibi e un adeguato stile di vita portano a una vita più lunga e migliore perché libera da malattie».

Partendo da questo concetto, si entra più in profondità. Al centro del testo c’è l’alimentazione, ma lo sguardo è ampio perché – spiega il cardiologo – «vengono affrontati anche i fattori di rischio cardiovascolare, compreso l’inquinamento acustico e ambientale. Nel momento in cui si segue un’alimentazione di un certo tipo, si riescono a

controllare meglio alcuni fattori di rischio, con benefici importanti». Un esempio su tutti permette di ampliare gli orizzonti: «Nel momento in cui si va a ridurre il colesterolo attraverso un’alimentazione corretta, riduciamo il rischio di malattie cardiovascolari – ribadisce Tuttolomondo -. Uno studio condotto a livello mondiale su oltre 600mila donne ha dimostrato che un livello di colesterolo cattivo superiore al normale aumenta anche il rischio di cancro al seno. Agendo su un singolo fronte, come appunto il colesterolo, si possono avere più benefici». Una sorta di «gioco di squadra» reso vincente dalla corretta alimentazione.

Già, il colesterolo. Spesso al centro del dibattito, è fondamentale comprendere al meglio con cosa si ha a che fare: «Quando parliamo di colesterolo occorre fare delle distinzioni – approfondisce il medico -. Il colesterolo totale è un paniere che contiene al proprio interno una serie di elementi positivi e negativi. L’aspetto più importante da monitorare è l’Ldl (lipoproteine a bassa densità, ndr), il cosiddetto «colesterolo cattivo». Quando questo indicatore è molto alto aumenta il rischio di malattie cardiovascolari, ma ci sono molti sistemi per abbassarlo: una maggiore attività fisica, aumentare il contenuto di fibre nella propria dieta, perdere peso, consumare olio extravergine di oliva (ben diverso dall’olio di oliva, ndr), assumere integratori specifici e anche alcuni farmaci».

Unendo dati scientifici robusti (frutto di un’ampia selezione tra articoli scientifici pubblicati su riviste internazionali) a un taglio divulgativo, il libro si presenta come una «guida» alla portata di tutti per orientarsi verso abitudini più salutari. I vantaggi sono a tutto tondo, e riguardano un ampio spettro di patologie: «Sommando il consumo giornaliero dei cibi che proteggono dal diabete mellito e abolendo alcuni alimenti e le bevande zuccherate – aggiunge Tuttolomondo -, riduciamo il rischio di incorrere in questa gravosa malattia di circa l’80%. Pensiamo a quanta sofferenza si eviterebbe, a quanti infarti cardiaci in meno e alla riduzione della spesa necessaria per assistere questi pazienti con farmaci anche molto costosi». I vegetali ricchi di fibre, dalla frutta fresca ad alcune delle verdure più note, sono alleati preziosi: «Assumere un adeguato apporto giornaliero di fibre – prosegue Tuttolomondo – riduce la pressione arteriosa, il colesterolo cattivo, gli zuccheri nel sangue, le patologie cardiovascolari e il rischio di ammalarsi di tumore al colon-retto».

«La medicina alimentare» tocca poi un’altra questione di stringente attualità e dal forte impatto sulla salute: l’inquinamento atmosferico e acustico. «L’inquinamento atmosferico – evidenzia Tuttolomondo – è un problema importante perché aumenta il rischio di una serie di patologie, come lo scompenso cardiaco, l’ictus e l’infarto. Per questo è importante frequentare i parchi verdi cittadini, avere un senso civico maggiore, camminare o utilizzare il trasporto pubblico per contribuire a ridurre le emissioni. Ma ci sono anche altre tipologie di inquinamento sottovalutate: è il caso dell’inquinamento indoor, quello degli ambienti domestici, e per questo è consigliato utilizzare depuratori d’aria, e poi l’inquinamento acustico, che contribuisce, come dimostrato scientificamente, ad aumentare il rischio di patologie tra cui il diabete».

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