Imberti miglior stilista dell'anno al Marangoni

Parre. La collezione che gli è valsa il premio «Best designer of the year» si ispira al tradizionale «Costöm de Pàr».

Una collezione di abiti ispirata alla sua terra d’origine, Parre. È così che Francesco Imberti, 21enne studente dell’istituto Marangoni di Milano, è stato incoronato dal noto istituto di moda meneghino «Best designer of the year», grazie ad una collezione (sei abiti) che si ispira al tradizionale «Costöm de Pàr». Un successo inaspettato per il parrese, che si appresta ad ottenere la laurea e sogna di diventare stilista.

«Mi sono ispirato al costume tipico del mio paese – racconta –, tramite un lavoro di analisi che ha coinvolto diversi aspetti, ed ho voluto oltretutto privare l’abito tradizionale delle sue principali caratteristiche “patriarcali”. È infatti libero: non c’è taglia, ma nemmeno genere ed età. Adattabile a qualsiasi tipo di fisicità e personalità. Si tratta, originariamente, di un costume molto povero, legato alla tradizione contadina del paese, ed indossato spesso in occasioni di festa, ed io l’ho “rivisitato”. Un lavoro certosino, che ho seguito per tutto il corso dell’anno accademico». Prima la fase di ricerca, avvalendosi anche di libri locali, poi la fase di illustrazione e quindi la vera e propria creazione della collezione, «che ho realizzato in prima persona – prosegue –. Ho realizzato anche un servizio fotografico della collezione, proprio a Parre, in un campo, dove erano i miei amici a fare da modelli».

Dopo un’accurata fase di selezione, alla quale partecipavano inizialmente tutti gli alunni del terzo anno del corso di fashion design, circa 200, Francesco è approdato alla fase finale, dove a contendersi il titolo erano rimasti solo in dieci. E proprio durante lo show, «Turn Up», che si tiene annualmente, la collezione del 21enne è stata ritenuta la migliore. A decretare il vincitore una giuria tecnica di stilisti, appartenenti a importanti firme della moda italiana, come Tod’s, Missoni, ma anche giornalisti ed altre personalità appartenenti alla moda nazionale. «Sono molto felice e soddisfatto – conclude –, non me l’aspettavo. Questo riconoscimento mi sta dando parecchia visibilità, e spero che possa essere solo un punto di partenza per la mia futura carriera».

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