Uccide la compagna a coltellate a Cologno: arrestato. La sindaca: «Questo dolore sia tempo di riflessione e reazione» - Foto e video

LA TRAGEDIA. È successo a Cologno al Serio, l’omicidio nel primo pomeriggio di giovedì 28 marzo, intorno alle 14.30. In manette il compagno di 45 anni. L’arma del delitto un coltello da cucina. La sindaca su Fb: «Ogni giorno deve continuare a essere il tempo della reazione, il tempo di parole nuove, di rapporti diversi».

Un nuovo caso di femminicidio in Bergamasca. Una donna di origini nigeriane di 49 anni è stata uccisa dal compagno di 45 anni (non erano sposati come invece scritto precedentemente, ndr) , a Cologno al Serio, in via Donizetti, all’interno di una casa cortile. È successo nel primo pomeriggio di venerdì 28 marzo, intorno alle 14.30.

L’uomo, di nazionalità nigeriana come la donna, l’ha accoltellata con un coltello da cucina, ferendola mortalmente: numerosi i colpi inferti.

Ancora non si conoscono i motivi del terribile gesto, pare che i due stessero litigando per problemi legati all’affitto della casa: al momento della tragedia i due erano da soli nell’appartamento, un monolocale all’ultimo piano della palazzina. Vani i soccorsi, è probabile che a chiamarli siano stati i vicini. La donna è morta a causa delle ferite inferte dal marito, che pare avesse problemi di natura psichica: l’uomo è stato arrestato poco dopo dai carabinieri di Treviglio. Sul posto è arrivata anche la Scientifica dei Carabinieri e la polizia locale.

I carabinieri stanno indagando specificatamente sul movente del delitto, avvenuto al culmine di una lite scoppiata dopo pranzo. La coppia pare abitasse lì da quattro anni, senza figli. L’arrestato è stato condotto in carcere con l’accusa di omicidio volontario. Diversi i vicini che sono stati ascoltati dalle forze dell’ordine. Uno di questi ha raccontato di aver visto la donna piangere, martedì mattina.

La sindaca: «Ogni giorno deve continuare a essere il tempo della reazione»

Sul terribile fatto di cronaca è intervenuta la sindaca di Cologno, Chiara Drago: «Non sono tragedie, non sono drammi della gelosia, non sono liti finite male, non sono inevitabili esiti dell’imperante disagio psichico che si fatica a leggere e ad affrontare nella nostra società - ha scritto su Fb -. Sono femminicidi: ogni giorno accadono nel nostro paese, esiste un bollettino di guerra, annotiamo i nomi per non dimenticarle, ricordiamo le nostre sorelle, amiche, conoscenti, compaesane, non senza un sospiro per essere ancora vive, non senza il senso di colpa per essere ancora vive. Oggi è successo nuovamente anche a Cologno al Serio, nella nostra comunità».

«Siamo sopraffatte da un dolore che è ancestrale e che ci vogliono scritto dentro, nei nostri destini. Dobbiamo continuare a lavorare per cambiare le cose. La strada è lunga e in momenti come questo sembra che ogni piccolo passo fatto sia insignificante; sembra che il lavoro su noi stesse, la consapevolezza costruita a fatica, gli intrecci di relazioni, i rapporti di sorellanza, le alleanze con gli uomini contino davvero poco. Oggi piangiamo una nostra concittadina ed è il tempo del lutto, il tempo del dolore, della rabbia e della riflessione. Ogni giorno deve continuare a essere il tempo della reazione, il tempo di parole nuove, di rapporti diversi. Perché la cura, il disagio e la rassegnazione di fronte alle problematiche dell’altro non debbano sempre essere assorbiti dalle donne. Perché possiamo pensarci realizzate e vive, intere e in mille pezzi, vive» ha commentato nel suo post online.

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