
Addio all’infermiere Carrara. «Era un punto di riferimento»
IL LUTTO. Ex segretario nazionale del sindacato Nursind, s’è spento a 68 anni. «Amava la professione».
Un infermiere dedito al suo lavoro e al suo impegno nel Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche di cui è stato anche segretario provinciale e poi nazionale, dal 2013 al 2015. È mancato proprio il 1° maggio, festa dei lavoratori, all’affetto dei suoi cari, e dei tanti colleghi che hanno avuto modo di conoscerlo e apprezzarlo, Donato Carrara, di Dalmine, infermiere con la capacità indiscussa di saper stare accanto alle persone nel momento in cui sono più fragili, la malattia. Aveva 68 anni.
Il ricordo
«Donato era un professionista con la P maiuscola, ha sempre svolto il suo lavoro con grande entusiasmo e capacità di coinvolgimento dei colleghi», ricordano commossi i colleghi Cristina Piffari, Ines Persico, Vittoria Rossi (sua coordinatrice nei reparti di oculistica e otorino del Papa Giovanni) e Mauro Moscheni (suo collega al sindacato, di cui è attualmente segretario provinciale). «Il suo è stato davvero un grande amore verso la professione infermieristica – prosegue Piffari –. Se ancora oggi svolgiamo con entusiasmo la nostra professione lo dobbiamo anche a Donato che sapeva trasmettere questa passione che ha sempre svolto con il cuore e con una dedizione totale. La sua sapienza e la sua voglia di fare bene il proprio lavoro sono state uno stimolo costante a fare sempre meglio».
Parole di affetto e stima anche dal sindacato Nursind, di cui era stato uno dei fondatori: «Con i suoi solidi principi e la sua rettitudine Donato ha saputo indicarci la strada – ricorda il segretario nazionale Andrea Bottega –. È stato un punto di riferimento. Con lui abbiamo tracciato percorsi e fissato obiettivi di promozione e tutela di una professione chiave per il Servizio sanitario nazionale. La sua tenacia e determinazione sono un lascito imperituro. Ci ha insegnato a lottare per i traguardi in cui credevamo. Il Nursind, anche se più solo senza di lui, non smetterà di andare avanti nel solco che ha tracciato».
«La sua tenacia e determinazione sono un lascito imperituro. Ci ha insegnato a lottare per i traguardi in cui credevamo»
I funerali il 5 maggio
Carrara, diplomatosi infermiere nel 1980, ha fatto da apripista in una professione che era appannaggio esclusivo delle donne. E giovedì si è spento dopo una malattia che, come ricordano ancora i suoi colleghi e amici, ha «affrontato con discrezione e grande dignità circondato dall’affetto dei suoi figli Anteo e Viola». L’ultimo saluto sarà lunedì 5 maggio alle ore 10 nel cimitero principale di Dalmine, partendo in auto dall’abitazione di via Botticelli 14.
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