Agevolazioni per far tornare a casa
i caravaggini sparsi nel mondo

«TURISMO DELLE RADICI» . Il Comune ha aderito al progetto del ministero degli Esteri. Discendenti dei migranti invitati a visitare il Santuario e il loro paese d’origine.

Portare i discendenti di caravaggini emigrati tra fine 800 e inizio 900 a tornare a visitare la loro città di origine e il loro santuario Santa Maria del fonte di Caravaggio. Con questo obiettivo il Comune di Caravaggio ha deciso di partecipare al progetto «Turismo delle radici» promosso dal ministero degli Affari esteri e finanziato attraverso il Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza).

Nell’anno in corso, eletto «Anno delle radici», il dicastero ha voluto coinvolgere i Comuni con l’obbiettivo di organizzare eventi e attività di interesse per gli italiani all’estero e, in particolare, per gli italo-discendenti. A fronte dell’adesione di Caravaggio il sindaco Claudio Bolandrini è stato invitato a Roma per partecipare, martedì 30 gennaio, alla riunione convocata dal ministro Antonio Tajani per discutere degli aspetti organizzativi del progetto. Diverse le questioni ancora da approfondire. Certo è che il ministero, attraverso i suoi canali come i consolati, farà fra gli italiani residenti all’estero una grande promozione dell’iniziativa e, quindi, indirettamente, degli enti locali aderenti. E, poi, metterà a disposizione degli sconti su treni e aerei per portare i discendenti degli emigranti a visitare i paesi di origine della propria famiglia.

Il legame con il Santuario

Per Bolandrini «il legame culturale, religioso e folcoristico con numerose comunità è testimoniato dalla presenza di santuari gemelli dedicati a Santa Maria del Fonte e alla sua venerazione». Un esempio è il santuario intitolato alla Nossa Senhora de Caravaggio che si trova nella città brasiliana di Farroupilhas, nello Stato di Rio Grande do Sul. «Grazie al turismo delle radici – conclude Bolandrini – Le possibilità di sviluppo dell’attività turistica potrebbero essere significative, con importanti ricadute per le strutture ricettive turistiche locali e non solo caravaggine. Speriamo che questa opportunità venga colta dal territorio».

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