All’ombra del castello fiori freschi da cogliere

Cavernago. Seconda edizione di «Cogli il bello» a Malpaga: dal 25 marzo i visitatori potranno comporre mazzi di tulipani, narcisi e giacinti.

Dopo il successo della prima edizione che nel 2022 ha registrato numeri da record collezionando all’incirca 30mila presenze provenienti da tutta la provincia e oltre, ecco che, dal 25 marzo fino al 30 aprile, il giardino Colleonesco del Castello di Malpaga aprirà eccezionalmente le porte per trasformarsi in un campo di autoraccolta in vista della seconda edizione dell’iniziativa «Cogli il Bello». Anche quest’anno 120mila esemplari di tulipani, 15mila narcisi e 5mila giacinti coloreranno il borgo di Malpaga regalando un’esperienza unica e indimenticabile ai visitatori che, grazie alla formula «pick and pay», potranno comporre il proprio mazzo floreale scegliendo direttamente i fiori più belli e profumati che sono stati forniti dall’azienda agricola Maddi Flowers Farm.

«Dopo l’enorme successo dello scorso anno - ha dichiarato Claudia Cividini, presidente e amministratore delegato della società proprietaria del Castello di Malpaga - non vediamo l’ora di aprire le porte al pubblico per questa nuova edizione. L’obiettivo comune a Maddi Flowers Farm di diffondere bellezza e sostenibilità è stato pienamente raggiunto. Moltissime persone - aggiunge - hanno apprezzato il campo ‘Cogli il Bello’ e ciò che ci ha più stupito è la provenienza di visitatori anche dalla Svizzera».

Numerose le novità che caratterizzeranno l’edizione 2023 di «Cogli il Bello»: dalle domeniche con il mercato agricolo di Confagricoltura dove verranno esposti i prodotti tipici del nostro territorio alle lezioni di yoga, dai laboratori floreali di kokedama al facepainting per bimbi e adulti. Per concludere in bellezza verrà inoltre effettuata un’apertura notturna straordinaria del campo di fiori che saranno pertanto visitabili al chiaro di luna.

Collaborazione Bg-Bs

«Dal lunedì di Pasquetta e per le successive 4 domeniche - spiega Francesco Tassetti, vicedirettore di Confagricoltura Bergamo - saremo presenti con il mercato agricolo. In questo modo andremo ad abbinare a un evento agricolo, come può essere la raccolta dei fiori, un’iniziativa di stampo enogastronomico. Questo per consolidare ancora di più il legame tra storia e agricoltura: un binomio vincente che passa, anche, attraverso i sapori di una volta». «In campo - aggiunge Tassetti - , e sotto il cappello di Bergamo e Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023, ci saranno i produttori bergamaschi e bresciani tra i quali, da tempo, vi è una collaborazione solida ma che, quest’anno, assume un significato particolare».

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