Boom di truffe e raggiri agli anziani:
«Non perdete tempo, chiamateci»

Grassobbio. Incontro con psicologa e forze dell’ordine. Consigli per smascherare chi si spaccia per carabiniere o poliziotto.

Furti, truffe e raggiri in aumento esponenziale visto che nel 2020 ci sono state 105mila denunce, il doppio del 2015: questo dato ha lasciato la psicologia e psicoterapeuta Maria Sofia Palmas nella serata «Truffe, furti e raggiri nella terza età» promossa dall’amministrazione comunale di Grassobbio con il contributo di Regione Lombardia e aperta dal comandante della Polizia locale Tommaso Buonanno.

Molti i presenti interessati e attenti, e alcuni hanno raccontato di essere stati sull’orlo di venire truffati e di averla scampata staccando il telefono in tempo, e di aver intuito l’abbraccio fedifrago di quella donna che puntava all’orologio d’oro. «Le truffe saranno sempre di più di pari passo con l’aumento dell’età media della vita, con la natalità in crisi e la popolazione che invecchia» ha rifinito Palmas. Truffe che trionfano «facilitate dalla mancanza di certezza della pena nemmeno se colti in fragranza - il richiamo alla realtà da parte di Giovanni Iudica assessore alla polizia locale di Grassobbio -. Per questo vogliamo realizzare iniziative concrete per le persone più esposte a truffe con incontri pubblici e l’edizione di un opuscolo ricco di consigli e di esempi di frodi avvenute, così da conoscerle ed evitarle».

«A noi interessa la prevenzione - l’intervento del comandante della stazione carabinieri di Zanica Antonio Riccio - perché poi è molto difficile risalire al truffatore o ai truffatori spesso manovrati da altre regioni d’Italia». Riccio ha invitato a telefonare ai carabinieri piuttosto che al 112 che per sua natura è lento negli interventi: «Chiamateci, se è orario dalle 8 alle 20 arriviamo, se è dopo le 20 arrivano i carabinieri di Bergamo». Per capire se chi dice di essere carabiniere o poliziotto e mostra tesserino e divisa, ha consigliato di guardare se ci sia la macchina di servizio, se non c’è, è truffa!

Anche il sindaco Manuel Bentoglio ha consigliato di chiamare la polizia locale, piuttosto che scrivere sui social perché si creano allarmismi ingiustificati: «Segnalate, così si può evitare che altre persone passino dei guai. L’amministrazione comunale c’è, voi siete noi e noi siamo voi».

Per Maria Sofia Palmas «quello di truffe e raggiri non è un problema solo italiano. Negli Stati Uniti milioni di persone subiscono frodi ogni anno, in Cina le subiscono l’81% degli anziani, in Giappone l’83,7%. I fattori cognitivi, la freschezza mentale possono decadere nell’invecchiamento, ma spesso entrano in gioco la fiducia che ispirano persone educate, le emozioni se si devono aiutare i figli, la credulità, la vulnerabilità fisica se non si ha un corpo integro».

Ci sono metodi per mantenere in efficienza la mente stando a casa: fare esercizi di enigmistica, leggere un libro al mese e riassumerlo, fare i calcoli con la mente, provare a ricordare la lista della spesa senza scriverla. Non esiste un profilo tipico di anziano da truffare, capita anche ad anziani lucidi, attivi, istruiti. Per il comandante Buonanno «è importante il ruolo dei giovani che sono l’innovazione e possono aiutare gli anziani nell’affrontare le nuove tecnologie».

© RIPRODUZIONE RISERVATA