Corsi di pittura al posto dei pusher, Zingonia la sera non fa più paura - Il video

IL REPORTAGE . Ora il fronte non è più l’ordine pubblico ma il Codice della strada: qui passano 52mila veicoli al giorno.

Verdellino

I filari di lucine blu svettano verso l’alto, lungo la parete del «grattacielo», formando un maestoso albero di Natale che si vede anche da lontano. Davanti, al centro della piazza, una grande stella tridimensionale, blu e bianca, fa bella mostra di sé e illumina un’area con le aiuole ordinate, le auto posteggiate, le serrande dei negozi abbassate. Un paesaggio urbano di un lunedì sera di metà dicembre che potrebbe sembrare assolutamente normale. Se non fosse che ci troviamo in piazza Affari, nel cuore di Zingonia.

Zingonia non è più quella di 10 anni fa

E che da queste parti, soltanto dieci ma, ancora di più, vent’anni fa, il clima era ben diverso: era sufficiente parcheggiare e scendere dall’auto per venire affiancati da uno o più spacciatori, il prospiciente corso Europa brulicava di prostitute , di auto posteggiate ce n’erano, ma la maggior parte erano rottami. E, tutt’intorno, aleggiavano sporcizia e insicurezza. A partire da quello che oggi è l’imponente Palace Hotel: in passato un luogo abbandonato, spettrale e covo di spacciatori. Con cadenza regolare le forze dell’ordine organizzavano «retate» con decine di denunciati e arrestati in una sola notte.

E per chi, da cronista, ha vissuto quei momenti di una ventina di anni fa, ritrovarsi catapultato in questa piazza Affari di fine 2025 sembra quasi fantascienza. L’occasione sono i controlli serali e notturni che la polizia locale di Verdellino sta organizzando in queste serate per l’operazione «Natale sicuro»: lunedì sera due pattuglie formate dal comandante Manolo Peroni, dall’assistente esperto Paolo Rino Pirola e dall’agente scelto Giovanni Sgrò (del corpo fa parte anche il vice comandante Salvatore Policelli), hanno perlustrato in lungo e in largo il paese, quello tra i cinque (gli altri sono Ciserano, Boltiere, Verdello e Osio Sotto) sotto cui ricade il territorio più vasto dell’area di Zingonia, sogno utopistico degli Anni Cinquanta dell’imprenditore Renzo Zingone, ma mai divenuto Comune a sé.

Per l’occasione sono presenti anche il sindaco Silvano Zanoli –«l’area è mutata verso la legalità, ma non dobbiamo mai abbassare la guardia», precisa subito – e il consigliere delegato alla Sicurezza Giuseppe Maiorana. Quest’ultimo, benché in pensione dopo una vita in divisa, non ha mai perso il fiuto da ispettore di polizia, tanto da fornire, nel corso della nottata, preziosi suggerimenti agli agenti della polizia locale su zone da controllare, tra tecniche e segreti da poliziotto rodato, con in più il fatto di essere pure residente a Zingonia.

Dalla stazione alla zona cimitero

Il giro sulle pattuglie inizia dalla stazione ferroviaria: sui cartelli è indicato «Verdello-Dalmine», ma in realtà anche qui è territorio di Verdellino. E anche qui è subito una sorpresa dietro l’altra. Nei locali a pianterreno della stazione, un tempo abbandonati dopo la chiusura della biglietteria e il ridimensionamento delle sale d’attesa, in questo freddo lunedì sera una ventina di persone sono impegnate – al caldino – in un corso di pittura organizzato dall’associazione «BinarioLab» e che richiama appassionati anche da fuori paese. E che alle 23 sfocia in una simpatica e profumata spaghettata aglio, olio e peperoncino.

La palazzina accanto, l’ex casa del custode della stazione, anch’essa in comodato d’uso gratuito al Comune, è la sede degli Alpini. Che proprio il lunedì sera si riuniscono, in questo caso per gli auguri di Natale. Il clima è inevitabilmente festoso: in tutto sono una trentina per una fetta di panettone e un brindisi con lo spumante . Ovviamente tranne per chi è in divisa, che si sposta poi sui vicini binari dove arrivano gli ultimi treni della sera, dai quali scendono davvero tanti pendolari, tra cui diverse donne con ingombranti borse dai loghi inequivocabili dei negozi dello shopping: arrivano da Bergamo e hanno posteggiato l’auto nel parcheggio accanto alla stazione perché ritenuto molto comodo. «La presenza di queste realtà associazionistiche rende viva e al contempo sicura questa zona», ci tiene a sottolineare il sindaco mentre osserva il flusso di pendolari che risale dal sottopasso. In passato qui attorno c’erano un po’ troppi sbandati e i furti di bici erano frequenti: oggi non ce ne sono quasi più. «E il Comune ha peraltro di recente vinto un bando per la risistemazione della piazza», aggiunge orgoglioso Zanoli.

Lasciata la stazione, le pattuglie percorrono le strade del paese, con le loro luci blu che si riflettono su muri e finestre delle case, confondendosi con le tante luminarie natalizie. Altra tappa è la chiesetta dei «Mortini», dove ogni tanto qualche senzatetto si rifugia nel porticato con il sacco a pelo. Ma non stasera. Eccoci ora nella zona attorno al cimitero: tre ragazzi, stranieri e forse un po’ brilli, prima tentano di nascondersi tra gli alberi, ma poi si rendono conto che è meglio mostrare i documenti agli agenti, scesi in forza dalle pattuglie. La nottata è anche il momento per tracciare un bilancio dell’attività della polizia locale per questo 2025 che è l’ultimo anno da «cenerentola»: dal 1° gennaio nascerà infatti il «Corpo intercomunale Zingonia», con la fusione delle polizie locali di Verdellino e Boltiere e un organico di 8 agenti coordinati dal comandante Manolo Peroni.

Un bilancio corposo di sanzioni

«Quest’anno i verbali più numerosi sono stati quelli per i veicoli senza revisione, un vero problema – spiega Peroni –: le sanzioni sono state ben 420, più di una al giorno. Tante anche le guide senza assicurazione: 193. Abbiamo poi sequestrato 51 veicoli perché senza assicurazione o perché il conducente non aveva mai conseguito la patente. E poi sono stati ben 71 verbali ai mezzi pesanti per non aver rispettato le pause obbligatorie o per eccesso di velocità». Numeri corposi, dovuti al fatto che i varchi di accesso al territorio comunale registrano ogni giorno una media di cinquantaduemila veicoli e picchi di settantamila: del resto qui passano le principali arterie della zona e soltanto corso Europa, il «viale» di Zingonia, è tra le strade più battute della provincia.

E proprio lì – dopo un passaggio al centro sportivo e in via Da Vinci dove i vigili del fuoco stanno soccorrendo una donna bloccata in casa – scatta il posto di controllo della notte, con tanto di alcoltest cui vengono sottoposti gli automobilisti in transito: diversi, nonostante sia lunedì sera. Un sessantenne rimedia 830 euro di multa: la sua patente è scaduta e la sua Punto è senza revisione e assicurazione. Però è negativo all’acoltest. Tra gli automobilisti controllati, di ritorno da una riunione, anche Enea Bagini, già sindaco di Ciserano nel «periodo caldo» di Zingonia, come lui stesso lo ricorda, e oggi assessore alla Sicurezza: «Qui era pericoloso anche soltanto passare a piedi – rammenta –: se n’è fatta davvero tanta di strada e ne siamo orgogliosi».

Anche le sanzioni amministrative per disincentivare la frequentazione di prostitute e viados sono precipitate: solo 7 quest’anno. E non manca chi passa a piedi. Un giovane straniero ha il collarino e una benda alla mano: «Sono stato dimesso dall’ospedale dopo un incidente: per Romano è giusto di qui?», chiede spaesato. Gli agenti gli indicano il vicino albergo Piccadilly dove trascorrere la notte. Ma c’è anche chi non vede di buon occhio i controlli: «I primi che dovreste multare siete voi stessi: avete l’auto che spunta sulla ciclabile», tuona un ragazzotto con le cuffie alle orecchie, anche lui a piedi. Zingonia è sì cambiata, ma nel suo dna sembra ancora attirare tanta varia umanità.

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