Curò gli spiranesi per 35 anni, ultimo saluto al dottor Pata

Un mese fa il dottor Pasquale Pata aveva contratto il Covid assieme alla moglie Guglielmina, da sempre sua assistente e segretaria, al punto che a Spirano era chiamata affettuosamente «la dutùra».

Guglielmina, 85 anni, era stata colpita in modo grave e ricoverata al Papa Giovanni: ma ora il peggio è passato e si trova all’Istituto Palazzolo con tampone negativo. «Papà, invece, l’aveva fatto in una forma leggera – racconta il figlio Vittorino – e all’inizio sembrava fosse Covid asintomatico. Poi è subentrata una forma di polmonite e lui, essendo già fragile a causa dell’età, non è riuscito a superarla».

La comunità di Spirano e l’Avis sono in lutto la scomparsa del dottor Pata, storico e stimato medico di famiglia, spentosi giovedì 2 aprile a Bergamo (dove era tornato ad abitare nel 2006) sulla soglia dei 91 anni che avrebbe compiuto martedì. A piangerlo, accanto alla moglie e al figlio Vittorino, professore ordinario di Analisi Matematica al Politecnico di Milano, anche il figlio Roberto, ingegnere elettronico e dirigente d’azienda.

Calabrese d’origine, il dottor Pata era nato il 6 aprile 1930 a Mileto, ma già all’età di tre anni si trasferì a Bergamo dove il padre era vicedirettore alla Banca d’Italia. Dopo il diploma classico al Sarpi e la laurea in medicina a Milano, iniziò presto a esercitare. La prima destinazione fu Vigolo e Parzanica, dove restò dal 1955 al 1965. Erano anni in cui i medici erano chiamati a fare tutto. «Un giorno – continua il figlio – si era trovato perfino a dover battezzare un bimbo nato prematuro in una cascina: si pensava non ce la facesse, invece riuscì a sopravvivere». Nel 1965 l’arrivo a Spirano dove fu medico condotto e ufficiale sanitario per ben 35 anni, fino al 2000, anno in cui è andato in pensione. Attivo nel volontariato, per 50 anni Pata è stato direttore sanitario del gruppo Avis di Spirano e per più di 30 di quello di Pognano. Uomo instancabile, dopo la pensione è rimasto un punto di riferimento dell’Avis provinciale.

Tante testimonianze di affetto di pazienti, amici e conoscenti sui social. Il sindaco di Spirano Yuri Grasselli ha manifestato la vicinanza di tutta comunità spiranese: «Rimarrà di lui per sempre un bellissimo ricordo, frutto del suo instancabile lavoro a servizio del nostro territorio». E il consigliere regionale ed ex sindaco Giovanni Malanchini lo ha ricordato come «persona esemplare nel suo lavoro svolto con premura e professionalità e nell’impegno costante nella società civile». I funerali saranno celebrati domani alle 10 al Tempio votivo in città. Il dottor Pata riposerà poi nella tomba di famiglia al cimitero di Spirano.

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