Donna scomparsa a Ferragosto
L’amico resta in carcere

Deve restare in carcere Alessandro Pasini, sospettato dell’omicidio e della distruzione del cadavere di Sabrina Beccalli, la donna di Crema di cui non si hanno notizie da Ferragosto.

Sono concentrate su una vasca agricola colma di liquami le ricerche del corpo di Sabrina Beccalli, la donna di Crema scomparsa da Ferragosto e che era diretta, proprio al momento della scomparsa, ad Antegnate.

La sua famiglia e gli inquirenti speravano che Alessandro Pasini, l’amico in carcere a Cremona con l’accusa di aver ucciso la donna distruggendone il cadavere, fornisse indicazioni su cosa è successo. L’uomo in effetti questa volta ha rotto il silenzio, nell’interrogatorio di garanzia, davanti al gip Giulia Masci: ha parlato, rispondendo per un’ora e mezza alle domande, ma senza confessare e fornendo una sua versione che non convince affatto gli inquirenti.

Nella mattinata di sabato 22 agosto il gip di Cremona, Giulia Masci, a quanto apprende l’Ansa, all’indomani dell’interrogatorio di garanzia, non ha convalidato il fermo dell’uomo ma ha deciso di applicare la custodia cautelare in carcere.

Il quarantacinquenne di Crema, con precedenti per spaccio di droga, rapina e resistenza, ha fatto una sola ammissione: aver usato e poi bruciato la Panda di Sabrina Beccalli. Anche perché una telecamera lo ha inquadrato avvicinarsi a quel luogo al volante e poi allontanarsi a piedi.

I carabinieri, coordinati dal pm Lisa Saccaro, non appena terminato l’interrogatorio hanno ripreso le ricerche del corpo della trentanovenne, mamma di un figlio di quindici anni. I Ris ieri hanno condotto analisi nell’abitazione della ex fidanzata di Pasini a Crema, nonché in quella dell’uomo. Queste ricerche, assieme alle ultime attività di indagine, come spiega il procuratore Pellicano, «hanno fornito elementi nuovi e interessanti che rinforzano l’accusa».

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