I trent’anni dei sub volontari di Treviglio: ben 585mila km e oltre 1.100 interventi

L’anniversario.  Sabato 25 marzo la festa nell’auditorium Same: nell’Adda il 70% dei soccorsi. Salvati 22 bagnanti. Oggi 46 i soci, ma dal ’93 alternati in 300. Dagli «allenamenti» nella cava di Ciserano agli incontri nelle scuole.

Più di 585mila chilometri, 1.144 richieste di intervento, di cui 410 per persone in difficoltà in acqua, il 70% delle quali nell’Adda, e 22 bagnanti tratti in salvo da annegamento certo. Già a guardare i numeri – peraltro in difetto, visto che sono registrati soltanto dal 2000 in avanti – ci sarebbe da restare basiti per la loro corposità. E anche per questo il presidente dei Sommozzatori volontari di Treviglio, Giacomo Passera, tiene a precisare che «il volontariato non è un hobby, ma un impegno costante, fatto di professionalità e passione».

Proprio Passera fondò l’associazione che ancora oggi guida trent’anni fa, nel febbraio del 1993. Anniversario che sarà ricordato nella mattinata di sabato 25 marzo, durante una cerimonia in programma, dalle 9 all’auditorium della Same.

Ci saranno tutti i 46 attuali volontari del «Nucleo sommozzatori volontari di Protezione civile Treviglio» – questa la dicitura integrale dell’associazione – e anche tanti dei trecento in tutto che si sono alternati, sopra e sott’acqua, in questi trent’anni di impegno e di servizio ben oltre i confini di Treviglio e della Bergamasca. «Infatti il 70% degli interventi dal 2000 a oggi li abbiamo fatti nell’Adda – spiega Passera –, mentre il restante 30% tra i fiumi Oglio , Brembo e Serio e nei laghi d’Iseo, Endine e di Garda». E anche il 2022 è stato in linea con questi numeri corposi: 39 interventi, per un totale di 29.800 chilometri percorsi. «E non si calcolano – rileva ancora Passera – le miglia della navigazione delle nostre imbarcazioni: infatti, oltre agli interventi di soccorso e salvataggio, si deve aggiungere il servizio di monitoraggio sul lago d’Iseo, in accordo con la Provincia di Bergamo e l’Autorità di Bacino, tutti i fine settimana da giugno a settembre».

E poi ci sono la presenza costante d’estate (da maggio a settembre) a Fara d’Adda per monitorare il fiume (nel 2022 le vittime di annegamento recuperate, non solo nell’Adda, dai sub di Treviglio sono state ben 14), gli addestramenti nella nuova «palestra per sub» in una cava tra Ciserano, Arcene e Pontirolo Nuovo e l’attività di informazione e la prevenzione a partire dalle scuole, con incontri negli istituti di Treviglio, Cassano d’Adda, Fara Gera d’Adda, Pontirolo Nuovo e Canonica d’Adda: «Siamo impegnati a divulgare la prevenzione di incidenti che possono avvenire al mare, nei laghi, nei fiumi e nelle piscine, il tutto perché una giornata di divertimento non si trasformi in tragedia. E, ancora, le attività di prevenzione direttamente al fiume, a Fara d’Adda, dal nostro punto di stazionamento dove, da maggio a settembre, siamo presenti ogni fine settimana, Ferragosto compreso.

Inoltre svolgiamo servizi ai Comuni con noi convenzionati per manifestazione ed eventi». Gli addestramenti nella cava di Ciserano: «Grazie al Comune abbiamo stipulato una convenzione a titolo gratuito per il suo utilizzo, allestendo una palestra subacquea per esercizi tecnici e addestrativi per i nostri sommozzatori altamente qualificati».

Attualmente la squadra operativa è composta da un caposquadra, tre sommozzatori, un operatore, un nautico e due soccorritori qualificati Areu. «Per garantire un’assistenza immediata su ogni intervento richiesto sia in acqua che per gli elitrasportati – aggiunge Passera – siamo operativi h24 per 365 giorni, grazie ai nostri volontari che, con impegno e dedizione, rischiano la propria incolumità su ogni intervento e lo fanno gratuitamente, perché credono nella missione del volontariato in aiuto alla nostra collettività».

La nascita del Nucleo risale al febbraio del 1993, ma è dal 2000 che i sub di Treviglio entrato a far parte del sistema 118 per il soccorso fluviale e lacustre provinciale (ecco perché la registrazione dell’attività parte proprio da quell’anno). Nel 2009 l’inserimento nell’Areu per il soccorso sanitario regionale fluviale e lacustre, l’anno dopo l’ingresso nella «Colonna mobile provinciale per rischio idrogeologico» della Protezione civile. Nel 2021 arriva la firma di un accordo operativo per le attività di soccorso e ricerca di persone in ambiente acquatico con il comando provinciale dei vigili del fuoco: si tratta dell’unico protocollo operativo in Italia per la specializzazione sommozzatori. «Un ringraziamento di cuore va, oltre che ai volontari, anche alle loro famiglie», sottolinea Passera.

Sabato mattina alla Same l’evento per i trent’anni di questi volontari così specializzati inizierà alle 9: saranno presenti esponenti politici nazionali e regionali e i sindaci del territorio, oltre alle istituzioni civili e militari e 50 gruppi di Protezione civile della Bergamasca. «Ricorderemo le famiglie a noi care colpite da un lutto e saranno premiati i volontari con oltre 20 anni di servizio», annuncia il presidente Passera. Seguiranno un buffet e la visita guidata al Museo storico della Same.

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